La Nuova Sardegna

Nuoro

acqua tagliata nel villaggio

S’Ena e Sa Chitta, Abbanoa lancia una controproposta

S’Ena e Sa Chitta, Abbanoa lancia una controproposta

NUORO. Di fronte ai rappresentanti della cooperativa di S’Ena e Sa Chitta, con il vicesindaco di Siniscola, Lucio Carta e il sindaco Rocco Celentano nel ruolo di “intermediari per tentare la pace”,...

23 ottobre 2014
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NUORO. Di fronte ai rappresentanti della cooperativa di S’Ena e Sa Chitta, con il vicesindaco di Siniscola, Lucio Carta e il sindaco Rocco Celentano nel ruolo di “intermediari per tentare la pace”, Abbanoa ieri mattina ha lanciato la sua controproposta ai vertici della coop che da anni non paga la bolletta dell’acqua perché contesta il piano di tariffazione applicato e per questo ha citato a giudizio la stessa Abbanoa.

La controproposta avanzata ieri dall’ente unico è la seguente: siamo disposti ad abbassare il debito della coop da due milioni e duecentomila euro a un milione e mezzo, però, ha detto Abbanoa alla coop, ci dovete dare subito un acconto che si aggira sul 40 per cento del milione e mezzo che vi stiamo chiedendo, e in cambio vi riallacciamo l’acqua e ovviamente consideriamo chiusa qui la causa in corso in tribunale. Sempre secondo la controproposta dell’ente unico che gestisce l’acqua, tolto l’acconto la parte restante della cifra che la coop dovrebbe ad Abbanoa, verrebbe rateizzata.

Di fronte a questa proposta, presentata dall’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, il presidente della coop di S’Ena e Sa Chitta, Salvatore Pala, ha chiesto tempo prima di poter dare una risposta. Vuole prima convocare una riunione per discutere il da farsi con i 286 soci e proprietari delle villette. Solo al termine della riunione, i vertici della cooperativa daranno, dunque, una risposta all’ente. Diranno se accettare o meno la controproposta. Certo è che l’accettazione comporterebbe un nuovo esborso di denaro ai soci della cooperativa, che dal canto loro in tutti questi anni hanno sempre pagato quanto chiesto loro dalla cooperativa, titolare del contratto con Abbanoa. E nel mezzo dei tentativi di pace resta il dramma di tante famiglie, con bambini e invalidi, che risiedono nel villaggio: da venerdì scorso sono senz’acqua e costrette a ricorrere alle autobotti. (v.g.)

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