La Nuova Sardegna

Nuoro

Rinviato lo sfratto nella casa di via Su Pinu

di Francesco Pirisi

L’ufficiale giudiziario non si è presentato nell’alloggio occupato abusivamente da una famiglia

21 ottobre 2014
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NUORO. Niente sfratto ieri come previsto nell’alloggio popolare di via “Su Pinu”, nel quartiere di “Preda ‘e Istrada”. La casa è occupata abusivamente da settembre dalla coppia G.D. di Oliena e G.S., di Nuoro, entrambi di 28 anni, con i loro quattro figli. Alle 9,30, orario fissato nel provvedimento del Comune, non si è presentato nessun ufficiale per l’esecuzione dell’ordinanza. La famiglia era chiusa all’interno, con la volontà annunciata da tempo di resistere all’esecuzione forzata, non sapendo dove andare. All’esterno il consigliere comunale Antonio Pirisi (Federazione di sinistra), che ha seguito il caso sin dal suo sorgere: «Ho chiamato in municipio per avere chiarimenti sulla questione, ma senza risultato. Qualcuno ventilava l’ipotesi che il tutto fosse spostato a mercoledì. Non so se questo sia possibile o se serva un nuovo provvedimento». L’occupazione era avvenuta a settembre, durante la notte, dopo che la coppia aveva lasciato la casa in affitto a Oliena. Vi era infatti l’impossibilità di pagare l’affitto da quando il marito aveva perso il lavoro. Prima, dal 2007, un lungo vagabondare in cerca di un tetto a Nuoro, da parte della donna, al tempo da sola con il peso di allevare due bambini. Anche in quel caso l’occupazione abusiva di una casa di Area in via Costituzione, dove tre anni più tardi è arrivato lo sfratto. Poi un appartamento in affitto, per la quale il Comune per un po’ di tempo ha corrisposto il sostegno per pagare il canone. Prima di una soluzione in campagna a Badde Manna, nella casa di proprietà dei genitori, da dove ogni giorno per qualche tempo G.S. ha fatto la spola con la città per accompagnare i figli a scuola. A Oliena l’ultimo trasloco, con trasferimento anche della residenza. Un fatto che ora impedisce la stessa possibilità di essere inseriti nella nuova graduatoria per un alloggio pubblico, con il nuovo bando pubblicato a gennaio. La collocazione abitativa in ogni caso sarebbe in concreto difficile da trovare per via dell’assenza totale di alloggi. I 225 di proprietà del Comune sono da tempo assegnati, compresa la quota del 25 per cento (43 appartamenti) che la legge regionale prevede siano lasciati disponibili per i casi di emergenza abitativa. Una situazione che insieme alla giovane coppia barricata in via “Su Pinu” vivono altre 300 famiglie, con una crescita vertiginosa negli ultimi due anni. L’intento del Comune è di mettere ordine attraverso la nuova graduatoria, presto in pubblicazione, al posto di quella del 2002, così da consentire a chi ha maggior diritto all’assegnazione di avere un punteggio più alto.

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