La Nuova Sardegna

Nuoro

Precari della giustizia in sciopero

di Valeria Gianoglio
Precari della giustizia in sciopero

I magistrati onorari: «Non abbiamo alcun diritto». E in Tribunale saltano decine di processi

21 ottobre 2014
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NUORO. Sono pagati 73 euro netti per ogni giornata di udienza, da soli gestiscono, secondo le statistiche nazionali, circa l’80 per cento delle cause, e con il loro lavoro hanno contribuito a smaltire migliaia di processi arretrati, che altrimenti avrebbero rischiato la prescrizione. Eppure, nonostante alla giustizia servano come il pane, non hanno alcun diritto alla pensione, nessuna indennità se si ammalano, non hanno diritto alla maternità, né hanno ferie pagate e tantomeno tredicesima. Anche la giustizia, insomma, ha i suoi precari: li chiamano con le sigle un po’ oscure di Vpo e Got, in realtà sono più semplicemente “vice procuratori onorari”, e “giudici onorari”. Sono, in altri termini, avvocati che dopo aver fatto richiesto e passato una selezione per titoli, svolgono la funzione di pm o giudice monocratico in tribunali diversi dalla circoscrizione giudiziaria dove invece svolgono la professione legale.

Nel tribunale di Nuoro sono dodici, tra vpo e got, nel resto dell’isola si aggirano sulla cinquantina. E da soli seguono le cause da “un giorno in pretura”, ma si occupano anche di indagini per i reati più lievi, come nel caso di Nuoro. Eppure, nonostante questa funzione così preziosa, il ministero della Giustizia vorrebbe tagliarli. Spazzarli via per questione di risparmio: al loro posto, secondo il progetto romano, in udienza andrebbero altrettanti stagisti. Sì, proprio stagisti: neo-laureati in Giurisprudenza, e a volte neanche laureati. Il vantaggio per il ministero sta tutto in una questione di soldi: gli stagisti verrebbero pagati 350 euro/400 euro al mese. I vpo e i got, a conti fatti, prendono di più, ma la loro esperienza non è certo paragonabile con quella di uno studente fresco di laurea. Per questo motivo, per chiedere di non essere tagliati via, ma anche per ottenere i diritti che sinora non hanno avuto, come ferie, maternità, un aumento dell’indennità, i precari della giustizia da ieri e per tutta questa settimana scioperano anche a Nuoro e si astengono dalle udienze. Fino a venerdì, insomma, una buona parte dei processi nuoresi salterà e sarà rinviato al 2015. «il ministro – dice la Federmot, la federazione magistrati onorari – ci vuole condannare alla rottamazione. Questo è il premio per chi, per anni, ha accettato una condizione indecorosa a grande vantaggio dello Stato».

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