La Nuova Sardegna

L’ospitalità barbaricina vince ancora. Perché nonostante il clima estivo, che ha portato molti cittadini al mare e la concorrenza di altri eventi simili, il paese dei noccioli continua a rivelarsi attrattiva di sicuro impatto per i turisti che tra ieri e sabato lo hanno pacificamente invaso.

Una folla che ha riempito ogni angolo, dal bosco, al parco, all’anfiteatro al centro storico. Dalla stazione alla circonvallazione, villeggianti del week end, si sono immersi nella tranquillità del centro barbaricino. Degustazione in piazza “profumi e sapori del bosco” preparazione e degustazione dei prodotti tipici locali. Dai caschettes, alle castagne e i marroni del paese, alle nocciole, ai prelibati dolci. In ogni locale c’è profumo di agroalimentare, di tradizione enogastronomica che si perpetua: dai dolci di Gian Luigi Arangino, ai prodotti tipici dei fratelli Melis. Sotto il profilo del folk ha tenuto banco “Sardegna balla”, quinta rassegna regionale del Folklore a premi con la partecipazione di dieci gruppi folk della Sardegna, presentato da Giuliano Marongiu e Roberto Tangianu, che ha tenuto le persone in piazza fin tardi. Grandi fila alla cottura delle castagne nella caratteristica padella gigante e relativa distribuzione gratuita, con un bicchierino di vino delle Iscras di Belvì. Poi, il concerto di Bianca Atzei, la moda e le danze del gruppo sant’Antoni di Austis. Tra i successoni dell’evento il laboratorio dei giochi tradizionali. Da su tirollasticu, la fionda, al salto con la corda, a sa balduffula, passando per i carrucceddos, caddittos de canna e tiro alla fune. «È stato un successo atteso – dice il primo cittadino Rinaldo Arangino – ma non in queste proporzioni. Siamo felici che la gente continui ad apprezzare, in numero crescente, la nostra offerta fatta di cose genuine e vere».