La Nuova Sardegna

Nuoro

Truffe alle assicurazioni: scattano cento denunce

di Lamberto Cugudda
Truffe alle assicurazioni: scattano cento denunce

Le indagini dei carabinieri si sono estese in tutta la zona e in altre province Le compagnie avrebbero subito un danno di oltre duecentomila euro

17 ottobre 2014
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JERZU. A circa quattro anni di distanza (novembre 2010) dall’inchiesta dell’allora procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi, sulle truffe alle assicurazioni per incidenti stradali fasulli in Ogliastra – che ebbe come epicentro Ilbono – ieri si è avuta notizia di un’analoga operazione, con100 persone denunciate. Ma il numero pare proprio destinato a salire. I fatti si sarebbero verificati nelle province dell’Ogliastra, Sassari e Cagliari. Per quanto attiene i denunciati ogliastrini, ve ne sono alcuni di Jerzu, ma si parlerebbe anche di persone di Tertenia, Tortolì, di altri centri dell’area del Pardu e del nord Ogliastra. I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di ricettazione, frode assicurativa, simulazione di reato, falso in atto pubblico e/o scrittura privata. A portare avanti quella che è stata denominata l’ “Operazione targhe pulite” è stato il Nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Jerzu, guidata da poco più di tre settimane dal tenente Giuseppe Merola. Il giovane ufficiale ha spiegato che il tutto è avvenuto a conclusione di una complessa attività d’indagine volta a debellare il fenomeno delle truffe assicurative. I fatti in oggetto hanno interessato le tre sopracitate province isolane fra il 2006 e il 2014. L’attività di indagine, coordinata dalla procura della Repubblica di Lanusei, ha avuto inizio nel gennaio 2013 da alcuni controlli effettuati con la collaborazione dei carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Cagliari in alcune carrozzerie ogliastrine. E sono così riusciti a scoprire un sistema, che andava avanti da circa otto anni, chiaramente basato su dei falsi incidenti per riscuotere gli indennizzi. Le constatazioni amichevoli di sinistro venivano infatti compilate da persone estranee ai fatti e comunque senza mai chiedere l’intervento delle forze dell’ordine per effettuare i rilevamenti. Dalle diverse querele presentate dalle agenzie assicurative e dalle stringenti verifiche degli inquirenti sul territorio, si è riusciti a dimostrare che sono stati in molti a ricorre al falso incidente per ottenere consistenti indennizzi economici. Di fatto venivano praticamente “ inventati” gli incidenti stradali per frodare le compagnie assicurative. E le stesse, in base a quanto finora accertato, hanno subito un danno di oltre 200mila euro. Ma tale cifra, secondo gli inquirenti che stanno portando avanti l”Operazione targhe pulite”, crescerà di sicuro. Il caso più eclatante tra quelli accertati dai militari della compagnia di Jerzu guidati dal tenente Giuseppe Merola – che hanno avviato le indagini nel gennaio del 2013 in seguito a numerose denunce della compagnie – è quello di un’auto per la quale, in pochi anni, sono stati denunciati sinistri per oltre 60mila euro, e che poi è stata anche reimmatricolata e venduta. I reati contestati al centanaio (per ora) di denunciati, delle province dell’Ogliastra, Cagliari e Sassari, sono quelli di frode, ricettazione, simulazione di reato,

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