La Nuova Sardegna

Nuoro

Ollolai, anziano rapinato e picchiato da tre banditi

di Giovanni Maria Sedda
Ollolai, anziano rapinato e picchiato da tre banditi

I malviventi hanno fatto irruzione di notte nell’abitazione di Gonario Maccioni L’ex allevatore è stato derubato e malmenato. Ha riportato la frattura del naso

17 ottobre 2014
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OLLOLAI. Rapina nel cuore del paese nella notte tra martedì e mercoledì. Un episodio inaspettato e mai successo prima a Ollolai, paese piccolo ma pacifico. Il fatto ha suscitato grande preoccupazione tra gli abitanti che hanno saputo cos’era accaduto solo ieri mattina, dopo che la notizia si è diffusa, anche per via dell’intervento del 118 che ha trasportato in ospedale il rapinato: Gonario Maccioni, ex allevatore di 67 anni, pensionato, che vive solo nella centralissima via Mazzini. L’uomo, aggredito da tre rapinatori, armati e col volto coperto, è stato infatti ricoverato al San Francesco di Nuoro: ha riportato un trauma cranico e dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico per la frattura del naso. Ha subito un forte choc.

La casa di Maccioni si trova a metà strada tra l’ingresso dell’abitato e la piazza. Quindi una delle vie principali di Ollolai. Ciò nonostante i tre malviventi, due dei quali armati di pistola, verso le 22 di martedì, hanno aperto il cancello e hanno fatto irruzione nella casa del pensionato. E forse a causa della sua istintiva reazione, è stato malmenato e colpito soprattutto sulla testa e al volto, tanto che il malcapitato è rimasto tramortito per terra. I tre hanno messo sottosopra la casa e rubato tutto ciò che hanno potuto trovare, compresi i soldi che l’uomo aveva in tasca. Dopo la fuga dei rapinatori, Gonario Maccioni, sebbene sotto choc, carponi è andato dal vicino di casa, di fronte alla sua abitazione, da dove è stato dato l’allarme ai carabinieri e chiesto l’intervento del 118. Sul posto sono arrivati, oltre ai militari di Ollolai, anche quelli di Gavoi e la radiomobile della compagnia di Ottana che hanno aperto immediatamente le indagini, sulle quali vige, tuttora grande riserbo. Al punto che non si conosce neppure l’ammontare del bottino. Anche perché Maccioni, in ospedale, ha deciso di non parlare.

In paese però i suoi compaesani parlano e manifestano grande indignazione. Anche perché il pensionato, nonostante inabile a causa di un precedente incidente avvenuto in campagna, usciva tutti i giorni per le strade e i bar del paese, ed era quindi conosciuto da tutti, come persona serena e socievole. Anche il parroco don Filippo Fancello si è unito alla stragrande maggioranza degli abitanti per manifestare indignazione per l’episodio inconsueto e vergognoso. «Per me la situazione è di una certa gravità – ha dichiarato don Fancello – e lo denuncio pubblicamente. La realtà è che le famiglie non si accorgono di nulla: è triste, desolante e preoccupante». Intanto il primario del reparto di Otorinolaringoiatria del San Francesco, Carlo Loris Pelagatti, ha riferito ieri mattina che le condizioni di salute del rapinato non sono gravi. Dovrà comunque essere operato al naso e tenuto sotto controllo per il trauma cranico.

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