La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Pd a congresso il 26 ottobre ma la data fissata ora è a rischio

Il Pd a congresso il 26 ottobre ma la data fissata ora è a rischio

La decisione dopo una lunga riunione ma potrebbe essere invalidata: è lo stesso giorno del Regionale E il segretario uscente Pirisi ha inviato una nota di spiegazioni e critiche al segretario Silvio Lai

14 ottobre 2014
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NUORO. A notte fonda nella sede del Partito democratico c’era ancora battaglia. Ore di discussioni e litigi su una data: quella in cui dovrà essere celebrato il congresso provinciale. Alla fine, l’elefante ha partorito il topolino: l’unica data disponibile è quella del 26 ottobre. La domenica in cui si celebra anche il congresso regionale. Una data scelta per questione di praticità, ma che potrebbe non essere quella giusta. Soprattutto per quanto riguarda la validità, visto che i congressi provinciali, secondo regolamento, dovevano essere celebrati entro il 12 ottobre. Quindi, la data del congresso di Nuoro dovrà passare al vaglio della Commissione regionale che dovrà decidere se accoglierla oppure sceglierne un’altra. Problemi che si aggiungono a problemi in un clima sempe più infuocato. Come lo è stata anche la riunione del direttivo che infatti si è conclusa con una votazione a maggioranza: 6 a 4 per domenica 26. Forse. Chissà?

Nel frattempo, il segretario regionale del Partito democratico, Silvio Lai, il presidente della Commissione regionale per il congresso, il presidente della Commissione regionale di garanzia e il presidente della Commissione provinciale di garanzia di Nuoro sono stati investiti di un nuovo problema sollevato dal segretario provinciale uscente, Giuseppe Pirisi, che ha inviato una dettagliata nota in cui spiega i motivi dei rinvii dei congressi in numerosi paesi della provincia e replicato con durezza a tutte le critiche, prendendosela in particolare con il consigliere regionale Roberto Deriu.

«Nel merito delle false e fuorvianti dichiarazioni apparse sulla stampa da parte di non ricordo quale dei consulenti, uomini di staff, dipendenti, replicanti, uffici stampa o ex del leader della “rivoluzione dei giovani e giovinetti” Roberto Deriu, vorrei precisare che le richieste di Orosei, Dorgali, Irgoli, Onifai, Galtellì, Bitti, Dualchi e Noragugume, di poter celebrare i congressi venerdì scorso erano pervenute nella mail del Pd di Nuoro giovedì, ad eccezione del circolo di Dorgali che l’aveva inviata mercoledì alle 21,17 – così ha sferrato il suo attacco Giuseppe Pirisi –. E anche per il circolo di Ottana è stato deciso il rinvio in seguito alle rimostranze di un commissario, nonostante avesse avanzato la richiesta da tempo. Sono stato informato delle richieste solo dopo le 19 di giovedì. Quindi la Commissione era impossibilitata a riunirsi e tantomeno a nominare i garanti, ho però immediatamente provveduto a comunicare a coloro che ne avevano fatto richiesta, che il congresso non si sarebbe potuto tenere, invitandoli a indicare una nuova data. Le richieste stanno pervenendo, oggi verranno esaminate e si nomineranno i garanti. Ciò che ho fatto è tutto secondo le regole – ha sottolioneato il segretario provinciale uscente –. Ma qualcuno parla di illegittimità commesse dal sottoscritto e insulta autorevoli esponenti del Pd con l’intento di gettare discredito su una parte del partito, mentre in realtà danneggia tutto il Pd. Meno che se stesso e il suo dante causa, che di credibilità non ne hanno più da molto tempo. Ennesima prova sono le ultime falsità, compresa quella secondo cui “a Macomer è stato impedito di votare ai giovani democratici”. A Macomer, come in tutti i circoli, hanno votato e voteranno tutti coloro che sono presenti nell’anagrafe degli iscritti. Ora credo che la misura sia colma – ha concluso Giuseppe Pirisi – e sia necessario mettere un argine alla quotidiana, pervicace, menzognera e irresponsabile sequela di attacchi nei confronti delle persone e del Pd». (plp)

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