La Nuova Sardegna

Nuoro

stanziati trecentomila euro

Sindia, la circonvallazione sarà riaperta in primavera

SINDIA. Chiusa da metà febbraio perché inagibile e pericolosa, la circonvallazione di Sindia sarà presto sistemata e probabilmente sarà possibile riaprirla entro la primavera del 2015. L’Amministrazi...

10 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SINDIA. Chiusa da metà febbraio perché inagibile e pericolosa, la circonvallazione di Sindia sarà presto sistemata e probabilmente sarà possibile riaprirla entro la primavera del 2015. L’Amministrazione provinciale di Nuoro ha stanziato 300 mila euro per finanziare i lavori di sistemazione, un intervento che consentirà di rendere agibile e di riaprire la strada, ma che non risolve le cause del dissesto. Nei giorni scorsi è stato approvato il progetto esecutivo. Gli uffici stanno già predisponendo gli atti per bandire la gara d’appalto e affidare i lavori a un’impresa. Nella stessa riunione di giunta è stato approvato anche il progetto esecutivo per sistemare la Borore-Ottana, un’altra strada provinciale che il dissesto ha reso pericolosa. Per la Borore-Ottana sono disponibili 200 mila euro. Anche per questa strada si procederà subito all’appalto dei lavori che si conta di portare a termine in primavera.

L’intervento più importante e più atteso è comunque la sistemazione della circonvallazione di Sindia. Da otto mesi il traffico è stato dirottato all’interno del paese con disagi e conseguenze pesanti. Tutti i mezzi diretti a Bosa e in Planargia transitano infatti sulla via principale. L’estate scorsa, anche per l’aumento del numero dei mezzi in transito legato alla stagione turistica e al pendolarismo balneare di quanti trascorrono la giornata al mare lungo le coste della Planargia, nel centro di Sindia sono accaduti diversi incidenti. L’ultimo è di domenica scorsa, quando due autovetture si sono scontrate quasi di fronte al cimitero. Nel mese di luglio, anche su sollecitazione dei sindaci dei comuni di Sindia e Macomer, l’Amministrazione provinciale aveva effettuato un sopralluogo sulla circonvallazione constatando l’urgenza di intervenire. Il presidente Tidu aveva detto in modo chiaro che l’amministrazione era pronta a impegnare risorse ed energie per riaprire la circonvallazione, ma non era in grado di farsi carico dei costi per la soluzione definitiva dei problemi che sono causa del dissesto che ne ha imposto la chiusura. La soluzione definitiva del problema è più complessa e più costosa rispetto all’intervento da 300 mila euro che consente di riaprire subito la strada, ma non elimina le falde d’acqua che fanno saltare l’asfalto. Oltre alla realizzazione del drenaggio, è necessario realizzare scoli adeguati per l’acqua piovana. (t.g.t.)

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative