La Nuova Sardegna

NUORO. Gli ultimi fuochi sono stati spenti nel pomeriggio quando la segreteria cittadina del Partito democratico ha deciso di rinviare a lunedì l’incontro per scegliere la data in cui potrà essere celebrato il congresso provinciale cittadino.

«La segreteria cittadina del Partito democratico, originariamente convocata per giovedì 9 ottobre (ieri, ndr) con all'ordine del giorno la definizione della nuova data del Congresso, su richiesta del vice segretario cittadino Antonio Arghittu è stata rinviata a lunedì 13 alle ore 19». Questo lo scarno comunicato diramato in serata dopo un’altra giornata di passione, durante la quale si sono consumati altri scontri sotto traccia.

Chissà che oggi Renato Soru non riesca nel miracolo di riportare serenità in un partito che a Nuoro è diviso in maniera per certi versi incomprensibile, almeno per chi non fa politica attiva. Il deputato europeo candidato alla segreteria regionale del Pd sarà oggi alle 18 a Nuoro e incontrerà la popolazione nella sala dell’ex Iacp in via Veneto angolo via Piemonte (Renato Soru sarà sabato a Lanusei alle ore 17,00 presso la sala del Consiglio Comunale. Alle 19,00 nuovo incontro a Tortolì, presso il Teatro San Francesco, in via Pirastu). Per gli esponenti del Pd nuorese che sostengono la sua candidatura sarà l’occasione per cominciare a contarsi. Anche perchè i conti veri dovrebbero cominciare ad arrivare nella giornata di domani, quando arriveranno i risultati dai circoli della provincia in cui saranno celebrati i congressi e si voterà per i candidati alla segretreria provinciale.

E dopo Francesco Manca e Antonio Arghittu, è uscito allo scoperto anche l’altro candidato Michele Corda. «Sono stato un buon profeta quando, nel mio programma da candidato alla segreteria provinciale del Pd, ho messo in luce che il Partito a Nuoro era spesso lontano dal territorio, distratto dalla beghe di potere, anziché essere attento ai bisogni di tutti – ha spiegato il candidato –. Leggo che il candidato Antonio Arghittu vuole finalmente parlare di politica: facciamolo. Da sindaco di un piccolo comune e presidente del Consorzio industriale provinciale voglio portare la concretezza dentro il partito: la stessa che mi ha permesso, in silenzio, di ripianare il bilancio del Consorzio. Questi sono i segnali che la comunità aspetta. Posada rappresenta la voglia della periferia di essere ascoltata, la voglia di costruire un partito nuovo che presta attenzione ai più deboli, ai più poveri, agli esclusi. Un partito – ha concluso il sindaco di Noragugume – nel quale la concretezza degli amministratori, dei militanti, dei simpatizzanti venga vista come indispensabile strumento per dare speranza e futuro alla nostra terra, per invogliare i giovani alla solidarietà ed accompagnarli nella costruzione della loro Sardegna». (plp)