La Nuova Sardegna

Nuoro

Domos antigas, le tradizioni a Meana Sardo

di Cinzia Littera
Domos antigas, le tradizioni a Meana Sardo

Appuntamento domani e domenica con le Cortes Apertas. In mostra i costumi e gli splendidi arazzi lavorati al telaio

10 ottobre 2014
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di Cinzia Littera

MEANA SARDO

Il paese apre le sue domos antigas ai turisti da domani fino a domenica e lo fa con la naturalezza e spontaneità che la contraddistinguono da sempre.

Meana Sardo è una comunità che, in modo speciale, ha preservato le proprie tradizioni e il proprio passato, celebrandole nella quotidianità, incurante del tempo che passa. Nulla si mette in vetrina nelle cortes del piccolo centro del Mandrolisai, ma un naturale aprire all'ospite le porte della propria casa, celebrando la secolare ospitalità del cuore dell'isola.

Sono oltre 200 le domande pervenute all'organizzazione da parte di espositori e ben 70 i punti di interesse dislocati tra le vie del centro storico. Dimostrazioni e degustazioni di pane, pan sapato, formaggio e vini saranno i prodotti enogastronomici a solleticare i sensi del visitatore esperto di sapori e saperi locali. Tra le novità di quest'anno, particolare attrattiva sarà l'esposizione di prodotti tipici in un unico stand. Nella chiesa patronale dedicata a San Bartolomeo saranno esposte le reliquie di Sant'Archelao patrono della diocesi di Oristano. Nella locale biblioteca comunale sarà possibile visitare una mostra di giochi tradizionali provenienti da una collezione privata, e una installazione di spaventapasseri artistici "Mustaiones" di paglia vestiti con abiti usati, ad opera di Mario Serrau, un percorso biblio-documentaristico su e di Meana Sardo. Meana Sardo è anche e soprattutto archeologia ricca di fascino, con il sito di Nolza in cui regna sovrano il maestoso nuraghe costituito da una torre centrale e da un bastione quadrilobato inserito in un villaggio esteso su una superficie di circa 2,5 ettari, raggiungibile per l'occasione, attraverso due bus navetta gratuiti che consentiranno le visite guidate al sito e alla foresta Ortuabis, dove sono in funzione i forni della calce, storica tradizione meanese. Nella "casa Dessì" una mostra di particolare fascino dal titolo "Is trastos", strumenti legati al mondo agricolo, con una preziosa collezione raccolta grazie alle donazioni della comunità che hanno risposto alle sollecitazioni delle associazioni S'Andala e Pro loco. Le attrezzature del lavoro del pastore invece si potranno ammirare nella suggestiva "casa Manca" con gli antichi telai meanesi, costumi e decine di pezzi antichi lavorati al telaio, coperte, tappeti, asciugamani, tovaglioli bisacce arazzi. La casa Manca, peraltro, è diventata una sorta di laboratorio permanente di tessitura, dove le abili maestre insegnano alle donne più giovani, i segreti della tessitura, primo fra tutti il rimettaggio che ormai solo poche anziane del paese sanno fare. Nel pomeriggio della domenica un’altra manifestazione ricca di fascino di altri tempi sarà il cerimoniale trasporto del corredo della sposa nella casa degli sposi, nella quale le donne vestite in costume, dislocano il prezioso corredo di una nuova famiglia che nasce, all'interno di suggestive ceste trasportate sulla testa.

Arte del pane e dimostrazione de "Su Pani Pintau", il pane decorato, sarà un'altra attrattiva densa di significati simbolici della società meanese.

Anche in questa edizione di Autunno in Barbagia 2014, domos antigas, Meana Sardo sarà particolarmente attenta a non deludere il turista che la premierà con la sua costante e nutrita presenza.

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