La Nuova Sardegna

Nuoro

Naufragio con un morto: assolto

di Valeria Gianoglio
Naufragio con un morto: assolto

San Teodoro, un pescatore prosciolto: non fu lui a causare la morte dell’amico

09 ottobre 2014
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NUORO. «Assolto da tutte le accuse»: ci sono voluti sette anni tra indagini, inchiesta e processo, ma alla fine, alle 13.30 di ieri mattina, la giustizia ha decretato che Salvatore Marongiu, pescatore originario di Cabras ma all’epoca dei fatti residente a San Teodoro, così come ha sempre sostenuto il suo avvocato, Giuseppe Mocci, non aveva alcuna colpa nella tragedia che il 28 maggio del 2007 aveva spezzato la vita di un suo amico e collega di lavoro: Antonello Lai, di Torpè.

«Assolvetelo da tutte le accuse», ha chiesto ieri anche il pm Giorgio Bocciarelli, al termine di una requisitoria nella quale ha ricostruito con precisione le fasi della tragedia e ripercorso le indagini. Il 28 maggio del 2007, come ricorda il pm, Salvatore Marongiu esce in mare con la sua barca da pesca al largo di Puntaldia. Insieme al suo amico e motorista Antonello Lai deve ritirare le reti da pesca. «A un certo punto – spiega il pm – il motore si spegne, i due vanno a vedere che succede e scoprono che il motore era invaso dall’acqua entrata da una falla nello scafo. L’imbarcazione si capovolge su se stessa e nessuno dei due riesce a indossare i giubbotti di salvataggio. Entrambi si arrampicano sulla chiglia, non ritengono di dover utilizzare i salvagente, pensano che i soccorsi arriveranno di lì a poco ma così purtroppo non è. Marongiu a un certo punto decide di provare a raggiungere la costa a nuoto, mentre Lai rimane attaccato alla chiglia. Purtroppo verrà trovato morto, mentre Marongiu verrà recuperato dai soccorsi mentre nuota.

In questa tragedia del mare, spiega il pm, Marongiu non ha alcuna colpa. Non lo si può condannare per “naufragio colposo”, ovvero per aver provocato, con omissioni e negligenze, il naufragio del natante. «Ma in realtà – precisa il pm – non è possibile fare un’attribuzione di condotta colposa se non conosciamo esattamente le cause che hanno provocato l’evento-falla. Questa imputazione, quindi, non è stata provata». Né, spiega poco dopo il pm, Marongiu ha commesso qualche negligenza nella sistemazione dei giubbotti di salvataggio. «Non c’era altro spazio disponibile per mettere quei giubbotti se non dove erano stati sistemati» spiega. Per questo, aggiunge «chiedo l’assoluzione di Marongiu perché il fatto non sussiste».

La stessa richiesta, ovviamente, è stata avanzata anche dall’avvocato di Marongiu, Giuseppe Mocci, che nelle scorse udienze erano riuscito a ottenere l’audizione di alcuni nuovi testimoni che avevano spiegato come Marongiu non avesse commesso alcuna negligenza, né purtroppo potesse prevedere le avverse condizioni meteo del giorno.

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