La Nuova Sardegna

Nuoro

L’abbraccio di Hong Kong a Grazia Deledda

di Francesco Pirisi
L’abbraccio di Hong Kong a Grazia Deledda

Full immersion tra i passi dei libri del premio Nobel per la delegazione cinese, ospite all’Itc Satta

09 ottobre 2014
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NUORO. Un viaggio nei paesaggi, i personaggi e le tradizioni di Grazia Deledda offerto alla delegazione di docenti e allievi dell’università di Hong Kong, da alcuni giorni in città, sui passi del premio Nobel. L’hanno proposto ieri i ragazzi dell’Istituto tecnico commerciale «Salvatore Satta», durante la cerimonia di accoglienza nell’auditorium della scuola di Biscollai. Gli ospiti cinesi hanno apprezzato e scandito con ripetuti applausi, la rappresentazione, rigorosamente in lingua inglese. Conoscere meglio l’autrice di «Canne al vento» è il motivo che li ha portati a Nuoro. In mezzo a loro l’ingegnere Ciriaco Offeddu, che il viaggio l’ha fatto al contrario da una ventina di anni, prima per lavorare e Singapore e ora proprio a Hong Kong.

«Loro sono attratti dalla capacità della Deledda di descrivere luoghi, popolazione e tradizioni», dice. Una storia di vita e scritti che i ragazzi del «Satta» rinnovano nei monologhi e nei dialoghi. C’è dentro l’atto municipale, che ne attesta la nascita alle 2 del mattino del 27 settembre 1871. Il nome dato alla futura letterata è Grazia Maria Cosima Damiana Deledda. La famiglia è descritta come «benestante», la casa «modesta in sé, ma anche grande, persino lussuosa rispetto a tutti i poveri alloggi che la circondavano», nel rione di Santu Predu, quello di pertinenza dei pastori. Un momento che equipara quello appena descritto (nella vita di un intellettuale) è l’attribuzione del Nobel, nel 1926, a Stoccolma, dall’Accademia di Svezia, «che ha aggiudicato il premio a Grazia Deledda per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale».

In mezzo c’è la donna-Deledda, di cui i ragazzi mettono in evidenza – per gli studiosi di Hong Kong - la determinazione a superare gli schemi e le regole di una società cristallizzata in basso, a iniziare da quelli che non approvano la scelta di una giovinetta di dedicarsi alle lettere.

Un passaggio autobiografico: «Tutti i cittadini mi criticavano; dicevano che ero sulla cattiva strada; mi perseguitavano in ogni modo…».

Poi altre voci dei ragazzi del «Satta» e nuovi passaggi dell’opera deleddiana: i luoghi, la famiglia, gli amici forestieri del padre di Grazia, ospitati nei viaggi a Nuoro nella loro casa, e i cui racconti e storie sono per la giovane fonte di notizie e di immagini. Un mondo che gli ospiti orientali hanno già imparato a vivere in maniera diretta sin dal primo giorno in città, trascorso proprio nella casa natale e ieri tra i boschi dell’Ortobene. Venerdì la visita a Galtellì per altri collegamenti e vedute in presa diretta tra l’opera letteraria e la terra che l’ha fatta sgorgare. Ieri, dopo l’accoglienza della dirigente, Pierina Masuri, l’insegnante di inglese, Vina Cherchi, ha espresso parole di amicizia e ringraziamento «per la passione con cui studiate la nostra scrittrice». Saluti e passaggi letterari vissuti tra suoni e balli sardi.

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