La Nuova Sardegna

Nuoro

Posada, giù l’antenna Rai posta ai piedi del castello

di Sergio Secci
Posada, giù l’antenna Rai posta ai piedi del castello

L’ordine dell’ufficio Tutela del paesaggio per un ripetitore di oltre 40 anni Il gestore televisivo ha tempo 60 giorni per trovare una soluzione alternativa

07 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





POSADA. «Notevoli criticità dal punto di vista paesaggistico che non consentono il mantenimento del ripetitore ubicato nella collina calcarea a ridosso del Castello della fava».

La missiva inoltrata dall’ufficio Tutela del paesaggio di Nuoro è arrivata nei giorni scorsi negli uffici di Rai way, dalla soprintendenza e dal Comune e fa chiarezza sul contenzioso sorto tra l’amministrazione comunale e il gestore televisivo in merito al ripetitore che da oltre quarant’anni irradia il segnale ma produce certamente un impatto visivo considerevole visto che è stato realizzato in una delle zone di pregio del paese.

Il 17 settembre scorso, a Posada si era svolta una conferenza di servizi proprio sulla regolarità del traliccio che da qualche tempo, ospita anche i ripetitori telefonici della Ericsson. Nell’incontro a cui, non ha preso parte nessun funzionario Rai (è stata inviato una nota scritta in cui ribadisce che la struttura è in regola), è emerso che l’ufficio Tutela, non ha mai rilasciato alcuna autorizzazione per l’impianto che sorge in una zona a vincolo paesaggistico ai sensi del decreto ministeriale del 1968.

La conseguenza è che quindi, non possono essere accolte due istanze di sanatoria presentate nel 1991 e 1999 dalla Rai. Si tratta di due richieste di condono edilizio ai sensi della Legge 47/85 per il prefabbricato in lamiera che contiene le attrezzature e del traliccio in oggetto. Pratiche rimaste in sospeso perché l’ufficio Tutela aveva richiesto una serie di integrazioni anche se successivamente, nel 2001 aveva dato il nullaosta provvisorio all’installazione di una stazione radio base per telefonia mobile.

La conferenza di servizi è servita a fare chiarezza sui vari passaggi con la conclusione che quel traliccio, oltre che essere impattante, non è mai stato autorizzato dall’ufficio tutela. Da l’invito perentorio alla Rai a valutare possibili alternative di localizzazione che garantiscano la ricezione del segnale alle utenze attualmente servite (Posada, Torpè e La Caletta) con la contestuale rimozione dell’impianto oggetto di condono. L’ufficio Tutela concede ora alla Rai sessanta giorni di tempo per attivarsi in maniera tale da trovare una soluzione alternativa. Resta il fatto che nel centro abitato, non è più possibile installare antenne e ripetitori visto che il Comune si è dotato di un piano di mappatura dei campi elettromagnetici.

In Primo Piano
L’incidente

Scontro frontale sulla Sassari-Olbia, cinque feriti in codice rosso

Le nostre iniziative