La Nuova Sardegna

Nuoro

Orotelli, via al recupero del vecchio acquedotto

di Federico Sedda
Orotelli, via al recupero del vecchio acquedotto

Un’opera grandiosa inaugurata il 15 dicembre del 1929 nel paese in festa Marteddu: «Un progetto ambizioso che metterà in risalto gli antichi mestieri»

07 ottobre 2014
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OROTELLI. Nella sua monografia su Orotelli, il prete-storico, don Salvatore Merche, preide Merche per i suoi compaesani, ne parla come se fosse un’opera d’arte. Se questa definizione è forse un po’ eccessiva, quell’opera, tuttavia, per dirla con lo stesso prete scrittor «fu grande e benefica». Si tratta dell’acquedotto di Orotelli che, come racconta ancora pride Merche, venne inaugurato in pompa magna il 15 dicembre 1929, di domenica alla presenza del prefetto e del questore di Nuoro e con la popolazione in festa. Un’opera grandiosa per quei tempi, perché, per la prima volta, consentiva alla popolazione del paese di avere acqua pubblica a volontà attraverso sette fontanelle dislocate nei punti più popolosi dell’abitato. Era la fine della sete sopportata da sempre. Ora, quell’opera, costata un milione e trecentomila lire, somma molto alta per cui tempi, è in disuso, soppiantata dal nuovo acquedotto realizzato in tempi più recenti. Nonostante l’abbandono, tuttavia, quell’imponente struttura, simile alla facciata di una vecchia chiesa, è ancora lì, nel rione alto di S’iscaleddu, a testimoniare un periodo storico che, pur tra mille difficoltà e contraddizioni, ha significato, per Orotelli, come scrive ancora prete Merche, «un’era novella per la popolazione così a lungo provata dalla mancanza dell’acqua».

Ora, il vecchio deposito dell’acqua potrebbe tornare a nuovo splendore. Stavolta quale monumento civico, testimone di una infrastruttura storica e vitale che ha fatto crescere la gente di Orotelli. Un progetto in embrione, che potrebbe concretizzarsi nel giro di qualche anno. «Il vecchio acquedotto – fa sapere il sindaco, Nannino Marteddu – sarà valorizzato attraverso un progetto di recupero a cui stiamo lavorando di concerto tra Comune e Abbandona. Nell’ambito dello stesso percorso per dare visibilità alle strutture storiche del paese puntiamo a valorizzare anche gli antichi forni per la calce che si trovano a Carchinarzos». Un progetto ambizioso, che, oltre al recupero della vecchie strutture, metterà in risalto anche il lavoro di un tempo dei manovali e dei muratori di Orotelli che hanno lavorato alla costruzione dell’acquedotto. Un circuito virtuoso di lavoro che ora, purtroppo, non c’è più.

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