La Nuova Sardegna

Nuoro

Miniere, artigianato e teatro: la sfida di Lula

di Bernardo Asproni

Soddisfazione per la riuscita dell’evento ai piedi del Montalbo. Il sindaco: «Sempre più organizzati»

06 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





LULA. Cala il sipario su Cortes Apertas 2014. Si è registrato un alto numero di visitatori in paese e nel sito minerario di Sos Enattos-Parco Geominerario e nelle escursioni sul Montalbo. Venerdì sera, l’avvio è stato segnato da presenze turisti francesi e tedeschi. Il pienone sabato e ieri, crescente a partire dal primo pomeriggio. «Sono contento. Il giudizio è estremamente positivo, sia per quanto riguarda sas cortes e sia per l’immagine che è stata offerta del paese che produce, nell’agroalimentare e nell’artigianato». Lo ha sostenuto il sindaco Mario Calia nel ringraziare gli espositori che hanno collaborato per la riuscita della manifestazione. «La gente – ha incalzato Calia – ha apprezzato il modo di fare Cortes, nel segno della visibilità e promozionalità, non mercatino. È emersa l’essenza del paese, nel solco della tradizione, mostrando l’anima del nostro essere». Tutti i segmenti hanno attirato l’attenzione, come le mostre e le esposizioni a partire da quella sulla flora e fauna del Montalbo a cura dell’ente Foreste per seguire con la maschera su Bathileddu, l’antico laboratorio de su mastru erreri, le creazioni artistiche in vetro e gli intagli in legno e sughero, i ricami, il costume tradizionale lulese, nonchè i libri in limba e i mobili e gli oggetti antichi. Forte il richiamo alle “poste” agroalimentari: salsicce, pasta, liquori, vini e acquavite, miele e formaggi. Il Ceas ha fatto centro con la proposta Bio sono io, “giocando”, con le scolaresche e non solo, le risorse del territorio. Così come la Pro loco Sa rosa’e monte. Bene S’Arza Teatro e i laboratori-giochi di S’ufitziu de sa limba sarda. Piazza piena per lo spettacolo presentato da Francesco Spano (cori polifonici Voches e Ammentos-Galtellì, Prama’e Seda-Dorgali, Tenores San Gavino-Oniferi, Supramonte-Orgosolo e gruppo Sos Gambales-Irgoli) e per il film “Prussiera: storie di Lula e di miniere”, uno spaccato del paese alle falde del Montalbo. Miniere e Montalbo, due emergenze di richiamo.

«Le miniere – ha sottolineato il sindaco – che hanno retto per secoli la nostra economia, adesso hanno fini turistici e didattici di archeologia mineraria. Unicità e eccellenza, come il Montalbo con i numerosi endemismi e il muflone autoctono. Altrove è stato importato dalla Corsica».

Tutto secondo copione, come la serata di “Sardegna Canta” che ha chiuso in grande il tanto partecipato evento di San Francesco.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative