La Nuova Sardegna

Nuoro

Scontro in Consiglio sui conti di bilancio e sulle variazioni

di Francesco Pirisi
Scontro in Consiglio sui conti di bilancio e sulle variazioni

L’assessore Tore Daga: gli scostamenti sono necessari Il sindaco: abbiamo residui per chiudere senza problemi

01 ottobre 2014
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NUORO. Il Consiglio comunale ritorna a riunirsi dopo due mesi ed è di nuovo scontro, con l’opposizione che va all’attacco della giunta. La contestazione è di ordine finanziario, per via di quello scostamento di 8 milioni di euro nel patto di stabilità, dove pesano i ritardi nei trasferimenti da parte della Regione per opere e servizi già finanziati. L’esecutivo, con l’assessore delle Finanze, Tore Daga, punta le sue carte sull’equilibrio di bilancio, in perfetto ordine e porta alla causa sia il parere dei responsabili degli uffici, sia del revisore dei conti. Un quadro che illustrato nell’ambito di tre delibere che portano variazioni al bilancio di previsione. Prima di tutto viene riconosciuto un debito fuori bilancio, per il pagamento di un esproprio: la Corte d’appello di Sassari ha condannato il Comune che dovrà pagare 225 mila. I fondi – spiega l’assessore Roberto Cadeddu – sono residui del bilancio 2013, accantonati dall’amministrazione. Ci sono anche le ratifiche di giunta. La prima inserisce nel documento contabile un finanziamento di 500mila euro da parte della Regione. La seconda procede a dei tagli, dal capitolo del fondo di solidarietà dello Stato, per 275mila euro, che verranno meno a illuminazione, viabilità e scuole. L’assessore Daga: «Si tratta di variazioni chieste da alcuni settori per rispondere a delle esigenze che si sono determinate in altri ambiti dell’amministrazione civica». Il sindaco Alessandro Bianchi entra anche nei dettagli: «Riguardo agli interventi di manutenzione abbiamo residui che ci consentono di chiudere l’anno senza problemi. Sul fronte dei fondi per la scuola, si tratta di un taglio di poco più di 10mila che non intacca le possibilità di manovra nel settore».

Le delibere passano con 19 voti e 3 astenuti (il gruppo Rossomori-Sardegna Pulita si astiene), mentre escono dall’aula i consiglieri Pdl, Città in Comune, Idea in Comune e Nuoro Furura-Psd’Az. La bagarre scoppia quando il confronto si sposta sulla relazione per la verifica degli equilibri di bilancio, per i quali la legge ha previsto entro il 30 settembre una delle ricognizioni annuali. È un attacco concentrico dell’opposizione sul quale si cimentano i consiglieri Marcello Seddone, Pier Luigi Saiu, Paolo Manca e Lilli Mustaro. Sotto accusa quello scostamento dal patto di stabilità dalle dimensioni astronomiche, soprattutto per un Comune non ricco qual è Nuoro. La giunta ha appena scritto che sì la differenza esiste ed è vistosa, ma dovrebbe tornare tutto in regola se solo la Regione adempirà ai suoi obblighi di trasferire fondi già stanziati e per questo inseriti nel bilancio di previsione 2014. «I conti del resto si fanno a fine anno», chiarisce Tore Daga. La posizione di Saiu non è neppure di comprensione, oltre la critica tecnica: «Daga si è limitato a parlare dell’obbligo di fare una ricognizione del bilancio, senza ricordare che va fatto anche un esame dello stato di attuazione del programma del governo municipale». Marcello Seddone tocca gli stessi tasti, per poi andare a parlare di tasse, che di questi tempi tengono in apprensione Comune e popolazione. Tornano in discussione le cartelle di pagamento errate, per le quali l’amministrazione ha garantito verifica e correzione. Ma soprattutto piace a Seddone ribaltare la tesi che la crisi economica sia la causa di tutti i mali, o tanta parte abbia origine dal fatto che lo Stato si allontana dalle aree interne, taglia finanziamenti oltre che uffici. «La nostra città ha subito delle riduzioni nei trasferimenti minori rispetto ad altri comuni, ma ha aumentato le tasse in misura maggiore».

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