La Nuova Sardegna

MACOMER. Macomer ha ancora la capacità e le risorse per rinascere e offrire prospettive ai giovani che vogliono costruirsi un futuro nella città dove sono nati e cresciuti. È questa, in sintesi, la risposta data ai quesiti che il Forum Giovani di Macomer e la Consulta Giovanile di Borore hanno posto ad amministratori ed esperti nel corso di un affollato incontro tenuto nei giorni scorsi nell’auditorium del Liceo Scientifico. L’incontro era stato organizzato per cercare soluzioni. I temi affrontati sono quelli del lavoro: come costruire un’impresa, come lavorare, come dare soldi alle imprese indebitate alle quali non è facile aprire nuove linee di credito, come portare il manifatturiero a Macomer (che è il settore che crea lavoro) e come far crescere le attività esistenti. Tra gli ospiti è intervenuto in consigliere regionale Paolo Maninchedda, il quale ha fatto un censimento delle risorse materiali e immateriali di Macomer e ha garantito il sostegno della Regione per la fase infrastrutturale e il sostegno alle persone espulse dal lavoro. Ha indicato inoltre la sede del nuovo accordo di programma per legare scuole, welfare, imprese e risorse e porre le basi di un nuovo sviluppo.

L’incontro è servito per fare un quadro della situazione di Macomer e individuare possibili percorsi di crescita. Tiziana Atzori, neo assessore, ma anche giovane consigliere che da subito si è occupata di politiche giovanili, ha posto l’esigenza di fare leva su principi di apertura, partecipazione e responsabilità dei giovani. «C’è bisogno di rafforzare il dialogo con le istituzioni – ha detto –, ma anche con gli organismi più attivi e dinamici della città. I giovani devono sapere che possono e devono incidere sulle scelte dell’amministrazione, per questo vogliamo dar loro strumenti per mettersi in gioco. Quest’amministrazione ha creduto e investito sui giovani presentando una lista di giovani e oggi cinque fanno parte del Consiglio comunale». (t.g.t.)