La Nuova Sardegna

Nuoro

Vendemmia, qualità e quantità in crescita Un’annata da record

di Mattia Sanna
Vendemmia, qualità e quantità in crescita Un’annata da record

La raccoltà andrà avanti fino alla metà del mese di ottobre L’uva viene monitorata in diverse aree del territorio

30 settembre 2014
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OLIENA. Tempo di vendemmia e si prospetta un'annata da record. Il 2014 sarà certamente ricordato come una ricorrenza eccezionale dai viticoltori olianesi. Bisognerà aspettare la chiusura della raccolta, che andrà avanti fino a metà ottobre, ma il quantitativo dovrebbe attestarsi su cifre più consistenti rispetto all'anno passato.

I danni, causati dal fungo della peronospera, andrebbero, perciò, abbondantemente compensati dagli incrementi di produzione. Incoraggianti, d'altra parte, i dati sulla qualità, più che ottima, secondo gli intenditori.

«Da una registrazione e un raffronto dei parametri presi in esame dalle analisi – spiega Nino Fele, tecnico di Laore – oltre al grado zuccherino, il ph e l'acidità, si tiene conto dei polifenoli, che descrivono proprio le peculiarità del vino e così emerge un nettissimo miglioramento rispetto al 2013. Il rapporto di causa-effetto – chiarisce Fele – dovrebbe addebitarsi all'andamento climatico, in quanto non c’é stato né stress idrico, né stress termico. In sostanza, l'estate ha portato con sé piogge diffuse, senza che si siano dovuti tollerare notevoli picchi di calore».

In questo modo, la pianta ha potuto tenere il frutto e continuare a lavorare anche a luglio e ad agosto, non entrando in pausa. Questa é la ragione, inoltre, per la quale si é avuta un'annata anticipata.

«I prelievi e le conseguenti analisi – evidenzia ancora l'esperto dell’agenzia regionale – sono condotte, anno per anno, sempre in uno stesso giorno e in sei aree diverse del territorio olianese, rappresentative dell'intera regione, che si caratterizza, del resto, per una presenza capillare della coltura».

I campioni vengono, dunque, estratti da uno stesso vitigno, situato in diverse zone: Gutthidai, Marguliai, Jannas, Jumpadu, Dule e a Su vegliu. L'altimetria di queste località varia dai 110 fino ai 600 metri. La varietà scelta di cui si parla é il Cannonau, in quanto occupa tra l'ottanta e il novanta per cento dell'intera produzione. Quasi trascurabile, invece, la presenza dei vitigni di Pascale e Granacia (uva da tavola), dalla quale si ricava il celebre e gustoso passito. Un corposo vino bianco, tipico di Oliena.

Attraverso queste attività di ricerca, l’agenzia Laore si pone come obiettivo quello di condurre uno studio approfondito della coltura, per valorizzarne e migliorarne la coltivazione. Ciò che emerge da queste ricerche può essere, allora, certamente utile per le tante piccole realtà private e per i differenti imbottigliatori, che operano nel borgo barbaricino. Non ultima la cantina sociale, la quale riunisce centinaia di agricoltori. Nel corso dei decenni, partendo dalla vinificazione fatta in casa, gli olianesi hanno avuto il merito di appassionarsi e dedicarsi sempre di più alla vite, dalla quale estraggono il decantato, autoctono vino cannonau Nepente. E realizzano anche diverse tipologie di vino, che, tuttavia, puntano sempre sull’eccellenza e su alti livelli di qualità.

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