La Nuova Sardegna

Nuoro

Un bando per far rifiorire le dodici “casette dei puffi”

di Valeria Gianoglio
Un bando per far rifiorire le dodici “casette dei puffi”

L’assessore Guccini: assegneremo presto le strutture di via monsignor Melas Tra le proposte: borgo dei mestieri, mercato a chilometri zero, studi professionali

28 settembre 2014
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NUORO. I nuoresi, ai quali il sarcasmo pungente certo non manca, le hanno ribattezzate “casette dei puffi”, o a seconda dei casi “casette in Canadà”, e spesso le hanno guardate come si osserva un’opera incompiuta che trasmette senso di abbandono e un po’ di tristezza. Sarà per questo che almeno all’inizio, quando l’assessore al Commercio e Artigianato, Francesco Guccini, ha rilanciato la sua nuova sfida per farle rifiorire e metterle a disposizione della città, in tanti, soprattuto su internet, più che entusiasmo hanno manifestato una consistente dose di incredulità. L’assessore, comunque, ha tenuto duro: è degli ultimi giorni, infatti, la notizia che le dodici casette che si affacciano anche su via Convento, vicino al Rally bar, sono pronte, “chiavi in mano”, per essere assegnate in affitto a chi volesse utilizzarle. Ora, dopo lunghi mesi di abbandono, hanno l’allaccio dell’acqua e della luce, e aspettano che i nuoresi si facciano avanti per poterle utilizzare.

In realtà, come spiega lo stesso assessore, una sorta di diritto di prelazione sulle casette, ce lo hanno i commercianti che erano stati spostati qualche anno fa dai box attorno al mercato di piazza Mameli, ma tra loro quelli che potrebbero chiedere il trasferimento nelle casette di via Melas non sembrano tanti.

Proprio per questo motivo, e prima di discuterne con il sindaco Bianchi, l’assessore Guccini sta sondando gli animi e le opinioni dei nuoresi. «In questi giorni – spiega, infatti, Guccini – ho ultimato gli allacci Enel e acqua. Bene, le casette di via Monsignor Melas sono pronte. In attesa che si facciano avanti coloro che avevano un diritto acquisito, non sufficienti comunque a soddisfare il numero delle postazioni, vorrei consultarmi con voi nella speranza di ricevere qualche buona idea da mettere in pratica nel bando di affidamento.. Le casette sono in ottimo stato e il canone basso». Stando ai calcoli fatti dal Comune, una volta assegnate, ciascuna casetta costerà 150 euro al mese a chi volesse prenderla in affitto. Un costo abbordabile, insomma, per chi ha già una sua attività o professione e ha bisogno di uno spazio per accoglierla. Il costo è decisamente competitivo, rispetto ai prezzi di mercato. Ma numeri e dati a parte, in realtà il futuro della struttura è ancora da decidere. Francesco Guccini ha tre idee in proposito e le sta sottoponendo ai nuoresi per capire quale sia la più seducente.

La prima idea è quella di assegnare le dodici casette, attraverso un bando, a chi si occupa di agricoltura biologica e a chilometri zero. La seconda proposta è quella di trasformare le dodici casette in un piccolo borgo di arti e mestieri: una ospiterebbe il calzolaio, l’altra l’artigiano del ferro battuto, e così via. La terza proposta è quella di assegnare le casette a giovani per studi professionali. O ancora per ospitare laboratori artigiani o commercio di vario genere. Le possibilità, insomma, sono ancora tutte aperte, anche se nei prossimi giorni l’assessore e l’amministrazione comunale decideranno quale tra le proposte ha riscosso più consenso e aspiranti candidati: sarà la proposta che finirà nel bando per assegnare le casette.

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