La Nuova Sardegna

Nuoro

Vito Arra: i culurgiones sono ogliastrini

di Valeria Gianoglio
Vito Arra: i culurgiones sono ogliastrini

Continua la guerra con i nuoresi attorno al nome e al marchio. Due incontri fissati in Regione e alla Camera di commercio

27 settembre 2014
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NUORO. Gli ogliastrini, e in particolare il responsabile del marchio promotore del marchio Igp, Vito Arra, replicano con forza: «Che i culurgionis siano un prodotto ogliastrino, e non nuorese – dice Arra – è un fatto dimostrato dalla letteratura, dalla tradizione, dai massimi esperti enogastronomi di fama internazionale, ma soprattutto è provato dalla storia». I nuoresi, dal canto loro, ribadiscono che centinaia di anni di storia provano che gli stessi culurgionis li producevano e li producono tutt’ora anche da tante altre parti dell’isola. Teti, giusto per fare un esempio.

E nel mezzo della battaglia a colpi di saporita pasta fresca con chiusura “a spiga”, nelle ultime ore entra anche la Camera di commercio di Nuoro che a inizio ottobre ha convocato un incontro tra i due contendenti con il chiaro intento di promuovere un accordo tra le parti in causa, e la Regione che ha fissato un incontro simile per il primo ottobre. Anche se l’iter per l’assegnazione del marchio Igp ai soli culurgiones ogliastrini, e l’opposizione formale presentata dai nuoresi, Apan Sardegna in testa, sono già approdate al ministero dell’Agricoltura. Per questo motivo, i nuovi incontri convocati in Regione e alla Camera di commercio, il direttore dell’Apan, Gianfranco Seddone, li definisce «tardivi e pensati quando ormai i buoi sono già scappati dalla stalla».

A leggere la replica ai nuoresi fatta dal presidente del comitato promotore del marchio Igp, Arra, tuttavia, si capisce che la pace tra le due correnti sia tutt’altro che cosa fatta, o anche solo vicina. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente e il direttore dell’Apan Sardegna, Enrico Devoto e Gianfranco Seddone, insieme a un gruppo di sindaci del Nuorese di storici produttori di culurgiones, avevano respinto al mittente, definendola “un sopruso” la contropoposta che gli ogliastrini avevano fatto loro attraverso il ministero: il marchio Igp e il nome “culurgiones d’Ogliastra” sarebbero rimasti agli ogliastrini, e i nuoresi in cambio avrebbero potuto utilizzare il nome “culurgiones”.

I nuoresi avevano spiegato che la proposta a loro sarebbe anche andata bene, se non fosse che il ministero si rifiutava di metterla per iscritto nel disciplinare. E siccome “verba volant”, senza niente per iscritto, non potevano fare altro che rifiutarla con decisione.

«Siamo noi a essere indignati – replica Vito Arra – esiste una ricca documentazione che attesta in maniera inequivocabile che i culurgionis siano un prodotto ogliastrino. La documentazione che lo attesta è stata da noi prontamente prodotta a supporto della richiesta di indicazione geografica protetta depositata già da diversi anni fa al ministero».

«La nostra indignazione – scrive ancora il presidente del comitato promotore del marchio Igp, Vito Arra – deriva dal fatto che pur avendo accettato come comitato di rivedere il nome del prodotto, aggiungendo il riferimento specifico all’Ogliastra, continuiamo a subire il sopruso di chi intende arrogarsi un diritto che la norma europea e nazionale di riferimento non gli riconosce. Nessuno dei dieci ricorsi presentati al ministero era supportato da sufficiente documentazione. Per questo motivo la nostra domanda è stata accolta».

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