La Nuova Sardegna

NUORO. Un progetto ambizioso, che ruota attorno al senso e al ruolo dello spazio museale contemporaneo, inteso come luogo pubblico e spazio di sperimentazione artistica e di dinamiche relazionali. Man-sarda, a cura di Sergio Flore, nasce dall’intuizione e dalla sensibilità dell’obiettivo di Manuela Flore, che fotografa, in tre diversi momenti espositivi, la bellezza e l’interesse di alcune delle più importanti realtà museali sarde: lo Spazio per le Arti-Tribu, il Museo dedicato a Costantino Nivola di Orani e il Museo Man di Nuoro protagonista di questa nuova personale. Già il titolo, omaggio alla storica collezione d’arte sarda del Museo Man, rievoca la suggestione di vecchie soffitte polverose, che nascondono bauli ricolmi di oggetti insoliti e meravigliosi. Qui Manuela Flore sceglie di raccontare il museo attraverso lo sguardo incantato di una fata bambina, che tende la mano al visitatore incuriosito, illuminando con il suo abitino rosso la visionaria installazione di Paolo Chiasera e Micaela Deiana, fino alle grandi opere di Maria Lai, di cui lo spazio ospita, a solo un anno dalla sua scomparsa, un atappa della più grande retrospettiva. Il museo incontra i visitatori, non lungo le sue sale, ma tra gli specchi e gli stucchi del Caffè Tettamanzi, locale storico della città, che da anni mette a disposizione dell’arte i suoi spazi e le sue vetrine. «La natura totalmente privata del finanziamento – spiegano Sergio e Manuela Flore – svela cittadini attivi e sensibili rispetto al sostegno del mondo della cultura, consci di come quest’ultima possa e debba diventare volano di nuove economie sostenibili». (g.c.)