La Nuova Sardegna

Nuoro

Ecotopia: ateneo a rischio e nessuno interviene

di Valeria Gianoglio
Ecotopia: ateneo a rischio e nessuno interviene

La coop mette sotto accusa il silenzio della politica dopo l’appello di Caterina Loi Totoni Sanna: bisogna dare un futuro certo alla struttura, intervenga la Regione

20 settembre 2014
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NUORO. Stavolta, l’indignazione, quella sensazione acuta e profonda che fa male come un pugno nello stomaco, riguarda non solo l’ennesimo annuncio tradito, la solita promessa di soldi dovuti e che non arrivano, ma il silenzio. L’assoluta mancanza di reazioni, almeno dal mondo delle istituzioni, che sa tanto di resa, di ammissione implicita della disfatta, di mancanza di mezzi per garantire il futuro di un’università che è attaccata alla vita e sforna ancora master e professionisti, nonostante tutto. Stavolta, i lavoratori della cooperativa Ecotopia, che gestisce i servizi dell’ateneo nuorese, di nuovo senza stipendio da due mesi, scrivono una lettera che mette all’indice proprio il silenzio.

In una paginetta, un breve comunicato che trasuda rabbia e frustrazione, e sotto una sorta di titolo “Appello al e per il territorio” dicono in sostanza di essere rimasti sfavorevolmente colpiti dalla mancanza assoluta di reazioni dalla politica alla denuncia pubblica fatta dal commissario straordinario del Consorzio universitario, Caterina Loi. «La Regione ci ha dato solo una piccola parte dei soldi arretrati, non possiamo più tirare avanti», aveva detto Caterina Loi.

Ecco, dicono adesso i lavoratori di Ecotopia, e in testa la loro responsabile, Gina Loi, dopo una denuncia simile, ci saremmo aspettati che i vertici del territorio avessero risposto, facendo come al solito fronte comune. Invece niente: solo silenzio.

«In pochissimi si sono indignati» dicono i lavoratori di Ecotopia, costretti, loro malgrado a tirare la carretta anche se lo stipendio non arriva loro da due mesi, anche se qualche loro figlio è stato costretto ad abbandonare gli studi, anche se le banche reclamano il pagamento del mutuo, anche se più di uno dei 33 dipendenti della cooperativa non riesce più a pagare l’affitto di casa.

E allora, i soci della coop, lanciano una lista di “se” che sa tanto di provocazione. «Se credete – scrivono – che altre 33 famiglie senza stipendio nel Nuorese non cambino le cose, se siete convinti che l’università a Nuoro non serva a niente, se non conoscete il nostro lavoro e l’impegno dei docenti e degli studenti, se non comprendete quale grande opportunità sia stata l’università a Nuoro e quali errori sono stati fatti, se per voi questi sono soldi pubblici sprecati, allora non indignatevi».

«E noi – aggiungono i componenti – prendiamo atto che al di là delle gravi colpe della Regione nell’erogare quanto dovuto per legge, alla sede decentrata di Nuoro, sono le istituzioni locali che non vogliono impegnarsi per questa università. A giugno abbiamo messo in atto una protesta clamorosa, e dolorosa per noi, riuscendo a strappare alla Regione una piccola parte di quanto dovuto al Consorzio universitario. Di quella piccola parte a noi lavoratori è spettata solo una sottilissima fetta, e dopo due mesi siamo di nuovo con l’acqua alla gola».

«Sinceramente – concludono i lavoratori della cooperativa Ecotopia – nutriamo poche speranze che la situazione si sblocchi a breve se alle parole non seguiranno fatti concreti sostenuti da tutte le forze politiche, sociali e accademiche coinvolte».

Il loro intervento, in realtà, era stato preceduto, nei giorni scorsi dalla presa di posizione del presidente della Legacoop Nuoro e Ogliastra, Totoni Sanna. Unico, tra tanti, a rispondere al nuovo grido di dolore dell’ateneo nuorese.

«Bisogna fare qualcosa – aveva detto Sanna – la paventata soppressione dei servizi universitari sarebbe un ulteriore dramma che il Nuorese non si può permettere. I servizi che il Consorzio offre vanno assolutamente salvaguardati. è necessario dare un futuro certo alla struttura universitaria. Auspichiamo quindi un intervento immediato da parte delle autorità regionali».

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