La Nuova Sardegna

Nuoro

Partito democratico sempre più spaccato

Partito democratico sempre più spaccato

Pirisi è uscito allo scoperto: «Angioni è il rinnovamento vero». Durissimo attacco dei renziani che sostengono Renato Soru

18 settembre 2014
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NUORO. Nel Partito democratico nuorese, la battaglia precongressuale continua senza esclusione di colpi. Gli schieramenti si sono ormai delineati e con il passare dei giorni stanno emergendo con chiarezza, almeno per quanto riguarda la segreteria regionale. «Noi siamo per il rinnovamento vero, per questo sosteniamo con convizione il senatore Ignazio Angioni – ha spiegato il segretario provinciale, Peppino Pirisi, che ha parlato come portavoce della coalizione nuorese formata dal senatore Giuseppe Luigi Cucca, dal sottosegretario Francesca Barracciu, dal consigliere regionale Daniela Forma, dall’ex senatore Salvatore Ladu e anche dal consigliere comunale Antonio Arghittu, che a questo punto, diventa il candidato ufficiale per la segreteria provinciale –. Sosteniamo Angioni perché è la chiarissima espressione del vero rinnovamento, una persona nuova che ha però un buon patrimonio di esperienza e potrà portare un contributo importante al Partito democratico sardo. È intollerabile – ha insistito Pirisi – l’uso spregiudicato delle istituzioni per fini carrieristici, bisogna finirla e rinnovare davvero. Proprio questi motivi siamo perplessi sul sostegno a Soru. E infine – ha concluso il segretario provinciale uscente – non rispondo a replicanti, uomini di staff e consulenti che stanno inquinando le acque. In questa fase così delicata servirebbero serenità, proposte concrete e ruoli chiari. Il vero rinnovamento è quello che vogliamo noi».

Il clima è ormai diventato infuocato e, a meno di 24 ore dalla presentazione delle candidature per la segreteria provinciale, la situazione all’interno del Pd nuorese sta diventando sempre più delicata. Con l’uscita allo scoperto di Pirisi, Cucca, Forma, Barracciu, Ladu e Arghittu a favore di Angioni, bisogna capire se nell’altra coalizione che sostiene Renato Soru ci saranno defezioni dell’ultima ora. Il sindaco Sandro Bianchi, per il momento, resta fuori dalla battaglia precongressuale, ma ha già detto chiaramente che il suo candidato ideale per la segreteria è Renato Soru, evitando però qualsiasi polemica.

Gli altri sono invece tutti con Soru, da Roberto Deriu a Carlo Prevosto, Lucia Chessa, Clara Michelangeli (i tre che hanno diffuso nei giorni scorsi un documento di fuoco contro la segreteria provinciale) fino a Diego Bagiella e tutta la corrente di “Sardegna più. Meglio” e dei renziani della prima ora. In bilico la posizione dell’ex consigliere regionale Vincenzo Floris.

Queste posizioni avranno logiche ripercussioni sulla segreteria provinciale che a questo punto dovrebbero contendersela Antonio Arghittu e Francesco Manca. Che è uscito allo scoperto con un documento politico durissimo contro l’attuale segreteria provinciale.

«La gestione precongressuale di Pirisi sta assumendo i contorni della farsa – ha sostenuto il segretario cittadino –. Dopo le 167 tessere irregolari in più a Nuoro, dopo le 150 tessere in meno a Orune e Ollolai e nel perenne ed omertoso silenzio della Commissione di garanzia provinciale che continua a non riunirsi e a non esaminare i ricorsi, un ulteriore fatto arriva a delegittimare l’operato del segretario provinciale. Durante la riunione della Commissione del Congresso, Pirisi ha detto di aver messo a disposizione di chiunque volesse consultarla l’anagrafe degli iscritti, necessaria per quanti intendono candidarsi. Dopo una verifica, dell’anagrafe non c’è ancora traccia – ha spiegato Manca – . Assistiamo al nuovo tentativo di celebrare un congresso fasullo. L’ennesima di una serie di scorrettezze e irregolarità il cui ripetersi impudente certifica il totale fallimento di una segreteria provinciale che cerca di mantenere ad ogni costo e con qualsiasi mezzo il controllo del partito nonostante gli elettori del Pd, i veri democratici, abbiano già mandato da tempo un avviso di sfratto all'intero popolo del vitalizio di cui Pirisi è capofila. Continueremo a denunciare queste quotidiane irregolarità perché pensiamo che il vero cambiamento del PD nasca dal rispetto delle regole senza il quale non è possibile essere credibili – ha concluso –. Vogliamo celebrare un congresso che parli di progetti, programmi e futuro di questa provincia e del partito ma ci ritroviamo ancora una volta a fare i conti con abusi e mancanza di trasparenza». (plp)

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