La Nuova Sardegna

Nuoro

Oliena, pulizia dell’alveo sotto il ponte di Oloè

di Nino Muggianu

Eliminati cumuli di legna che il giorno dell’alluvione hanno creato l’effetto diga Spanu: «Bisogna cercare di tenere il più possibile puliti i nostri corsi d’acqua»

18 settembre 2014
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OLIENA. Proseguono spediti i lavori di rinforzo di protezione e riduzione della vulnerabilità della strada e del ponte di Oloè secondo quanto previsto da progetto. Lavori che andranno avanti ancora per qualche tempo ma che hanno già fatto sparire la “boscaglia” che avvolgeva pericolosamente i piloni del ponte. Quei cumuli di legnatico che hanno creato l’effetto diga e che sicuramente hanno contribuito ad amplificare i danni in occasione dell’alluvione del 18 novembre scorso.

Lavori di pulizia, insomma, che forse si sarebbero dovuti fare in precedenza su tutto l’alveo del fiume che scorreva sotto il ponte di Oloè, completamente ricoperto di vegetazione. Ma nessuno, aveva mai dato l’autorizzazione a tagliare quelle piante che avrebbero potuto accogliere nidi di specie protette.

«Avremo voluto fare i lavori ma per rifare un ponte nuovo e un tratto di strada di quattro o cinque chilometri a una quota superiore, quindi assolutamente tranquilla rispetto agli ipotetici livelli che potrebbe raggiungere l’acqua in caso di piene straordinarie – fa notare il responsabile del Genio Civile di Nuoro, l’ingegnere Salvatore Spanu – Però, in ogni caso, la situazione diciamo che è sicuramente migliorata. Il problema della vegetazione nell’alveo c’è anche sul Cedrino, nella foce di Orosei e sul rio Posada. Purtroppo – aggiunge Spanu – la sicurezza idraulica a volte confligge con le problematiche, per carità giuste, di natura ambientale. Bisogna però cercare di tenere il più possibile puliti i corsi d’acqua, a maggior ragione se, alcune di queste aree sono diventate dei veri parchi naturali o siti di interesse comunitario, come, per esempio la foce del Cedrino. È chiaro – continua il responsabile del Genio Civile – che quando si va ad intervenire ci sono poi,delle norme a livello europeo che bisogna osservare». A Oloè deve essere ancora fatta la sistemazione dell’alveo, in maniera tale che vi sia un migliore flusso; le protezioni delle pile, delle spalle del ponte, nonchè il sistema di gestione del ponte perché il Genio Civile ha posto in capo all’ente gestore della strada l’obbligo del monitoraggio in caso di allerta meteo.

Monitoraggio del fiume, dei livelli dell’acqua in caso di eventuali piene e la possibilità di un’eventuale chiusura della strada in casi di particolari allerta meteo che possa mettere a repentaglio la vita degli automobilisti. «L’Anas piazzerà un idrometro a ultrasuoni che dovrebbe essere sistemato nella sala operativa della protezione Civile della Provincia di Nuoro. Si dovrà poi decidere di chi è la competenza sull’eventuale chiusura della strada, in caso di necessità: della Provincia oppure del sindaco di Oliena, competente per territorio.

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