La Nuova Sardegna

Nuoro

Ortofrutta e aziende vitivinicole nella Pac

di Antonio Meloni
Ortofrutta e aziende vitivinicole nella Pac

Per la prima volta potranno accedere al sistema di premialità dell’Unione europea: l’annuncio al convegno della Coldiretti

17 settembre 2014
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NUORO. Per la prima volta le aziende vitivinicole e dell’ortofrutta saranno comprese nel sistema di premialità stabilito dall’Unione europea. Si tratta della novità più significativa introdotta dalla nuova Politica agricola comune illustrata a Sassari nei saloni della a Promocamera durante un convegno regionale organizzato da Coldiretti.

Per fare il punto sulle novità del protocollo, appena approvato a Bruxelles, è arrivato da Roma Stefano Leporati, responsabile economico dell’organizzazione che raggruppa allevatori e agricoltori. Affiancato da Battista Cualbu, presidente regionale della Confederazione, Leporati ha spiegato agli iscritti quali effetti avrà la nuova Pac sulle aziende sarde, illustrando anche le prime proiezioni che da qui al 2020 interesseranno gli imprenditori isolani. La prima importante novità riguarda proprio l’accesso delle aziende della viticoltura e dell’ortofrutta, finora escluse, al sistema di premi erogati dall’Europa che permetterà una graduale equiparazione agli altri settori. Fra le innovazioni introdotte dalla nuova Pac, anche la cosiddetta convergenza dei premi che in sette anni porterà alla definizione di un premio unico. Attualmente, infatti, le provvidenze erogate dall’Ue vengono calcolate in base alla produzioni storiche della singola azienda. In Sardegna, il premio ammonta a 131 euro per ettaro, valore che vede l’isola fanalino di coda nella classifica nazionale.

«Gli effetti della nuova Pac – ha spiegato infatti Stefano Leporati a margine dell’incontro – consentiranno alla Sardegna di avvicinarsi gradualmente alla media nazionale perché entro il 2020 anche le aziende dell’isola avranno un premio di 270-280 euro per ettaro, nettamente superiore rispetto a quello erogato oggi».

Tutto questo a fronte di un incremento delle superfici ammissibili che oggi è di 900mila ettari, ma in sette anni salirà a un milione e 150mila con una crescita netta di 250 mila: «In sostanza – prosegue Leporati – si va verso una Pac più ambientale e questo consentirà all’azienda media sarda di avere un notevole beneficio».

Ulteriori agevolazioni sono previste nel settore ovicaprino con premi per l’allevamento e la rimonta degli agnelli Igp (Indicazione geografica protetta). Quella della tutela del marchio è una battaglia storica che Coldiretti combatte ormai da anni.

Lo ha ricordato anche Battista Cualbu durante la relazione introduttiva che ha dato il via ai lavori nel salone della sede di Promocamera a Predda Niedda. «La situazione generale nel complesso fa ben sperare – ha detto il presidente regionale di Coldiretti – se si considera, per esempio, che le quotazioni del pecorino hanno fatto registrare il record storico di 8,25 euro al chilo, ora a questo deve seguire l’adeguamento del prezzo del latte che deve andare ben oltre l’euro al litro».

Ma nella piattaforma di rivendicazione di agricoltori e allevatori, c’è anche la partita delicata della rimodulazione dell’accesso al credito: «Va dato il via alle agevolazioni – ha proseguito Battista Cualbu a margine dell’incontro di Coldiretti – ripristinando il prestito di conduzione, trentamila euro in cinque anni che consentirebbero agli imprenditori un certo margine nella contrattazione e nella conseguente gestione aziendale».

Per quanto riguarda poi la questione blue tongue, il presidente Battista Cualbu ha detto a chiare lettere che «va data priorità ai ventotto milioni di euro già stanziati con accredito immediato ai Comuni da destinare agli allevatori»

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