La Nuova Sardegna

Nuoro

Progetto Bruncuspina, una morte annunciata

Polemici manifesti funebri nelle strade di Fonni per la perdita del finanziamento I cinque milioni stanziati dalla Regione per l’area montana tornano al mittente

16 settembre 2014
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FONNI. Il “Progetto Bruncuspina” è morto e defunto. È quanto emerge dal manifesto “funebre” affisso per le strade principali del paese in centinaia di copie, molte delle quali sono state depositate anche nelle cassette postali delle famiglie. Un vero e proprio necrologio che oltre alla morte del progetto dell’importo di cinque milioni di euro annuncia anche una “cerimonia funebre” che si terrà nel palazzo del Comune. Ma a convocarla non è stata l’amministrazione comunale, ma gli autori del manifesto, nel quale si legge: «Dopo un lungo e travagliato percorso confortato dall’amorevole assistenza degli amministratori locali è tornato alle casse della mamma Regione il progetto Bruncuspina. Ad esequie avvenute, affranti, addolorati (disperati) ne danno il triste annuncio gli operatori turistici, gli esercenti pubblici, i commercianti, gli artigiani e gli appassionati degli sport invernali. Si ringraziano tutti quelli che vorranno manifestare solidarietà nella riunione in suffragio che si terrà nel palazzo comunale in Via San Pietro a breve». Il manifesto non è firmato, ma contiene le qualifiche professionali delle attività turistico – commerciali e quelle dello sport invernale che dalla vetta del Bruncuspina traggono i principali profitti e occasioni per le attività sportive, non soltanto quando la montagna è coperta di neve, per la presenza della pista sciistica, ma anche nelle stagioni più calde. La perdita dei cinque milioni per la realizzazione del “Progetto Bruncuspina” all’interno del “Piano neve” , ai primi di settembre era stata resa pubblica dall’appello lanciato dalla minoranza consiliare del comune rivolto al presidente della Regione Francesco Pigliaru e alla Giunta ma anche ai consiglieri regionali, provinciali e comunali del territorio, a tutte le parti sociali, da Confindustria ai Sindacati, dalle associazioni degli artigiani a quelle degli agricoltori. «Siamo davvero preoccupati _ avevano scritto nell’appello i cinque consiglieri della minoranza _ perché assistiamo increduli a questa sorta di commedia in cui la politica e la burocrazia si rimpallano responsabilità con una sola e unica vittima: il nostro territorio». A quell’appello aveva replicato, pubblicamente, il sindaco di Fonni, Stefano Coinu affermando, che «in Comune non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale relativa al de-finanziamento del Pia Nu 13 – 14 sulla infrastrutturazione della montagna sarda».

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