La Nuova Sardegna

Nuoro

Celentano alla Regione: usare l’acqua del Montalbo

di Salvatore Martini
Celentano alla Regione: usare l’acqua del Montalbo

Risorse idriche, il sindaco chiede il finanziamento del progetto di fattibilità «Nel bacino ci sono almeno 17 milioni di metri cubi che si rinnovano»

16 settembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SINISCOLA. Secondo l’amministrazione comunale non c’è altra soluzione: per servire Siniscola tutto l’anno con l’acqua pura bisogna sfruttare anche quella custodita nel cuore del Montalbo. Le continue ordinanze di non potabilità hanno creato grande tensione tra i cittadini, che protestano a gran voce per i disagi idrici, ai quali non corrispondono neppure gli sgravi in bolletta. Una situazione delicatissima e per molti versi esasperanti, questa, culminata con la nuova richiesta che il sindaco Rocco Celentano ha presentato alla Regione affinché finanzi il progetto di fattibilità per estrarre l’acqua dal cuore della montagna quando quella sorgiva di Fruncu’e oche non basta. Evitando quindi di ricorrere all’acqua potabilizzata che arriva dalla diga di Torpé, di qualità inferiore. La giunta di Siniscola bussa ancora una volta agli assessorati regionali all’Ambiente e ai Lavori pubblici, chiedendo di finanziare un progetto da 300mila euro che potrebbe cambiare per sempre il futuro del territorio. «Nel bacino idrico del Montalbo ci sono almeno 17 milioni di metri cubi d’acqua che si rinnovano di continuo» è la stima dell’amministrazione siniscolese. Che considera questo progetto di fondamentale importanza per risolvere, una volta per tutte, le problematiche idriche del territorio. Il sindaco Rocco Celentano non ha dubbi: «Chiediamo alla Regione di procedere con l’avvio sperimentale del progetto per fruire delle risorse idropotabili del Montalbo» dice, riportando alla ribalta una proposta condivisa da molti e contestata da altri. Tra loro anche alcuni amministratori del paese di Lula, contrari che si “buchi” il monte, temendo che questo possa comportare danni ambientali irreversibili. Siniscola chiede però attenzione. Di certo in città non si può andare avanti tra le ordinanze di non potabilità.

«A fronte delle problematiche lamentate e alle richieste di intervento – scrive Celentano in una nota – al nostro Comune non è arrivata alcuna risposta concreta né da Abbanoa né dalla Regione. Il progetto sperimentale per la fruizione delle risorse del Montalbo è prioritario. Ciò per verificare le interazioni possibili tra prelievi idrici e ambiente, al fine di preservare l’integrità dell’ecosistema carsico e definire esattamente l’entità sostenibile di eventuali prelievi dell’acquifero». Il primo cittadino di Siniscola reclama un incontro con gli assessori regionali competenti per discutere la questione. Una richiesta che sembra quasi un appello, questa. Il secondo centro della provincia sta patendo gravi problemi idrici. Per migliaia di utenti sopportare un divieto di potabilità dietro l’altro non è più tollerabile.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative