La Nuova Sardegna

Nuoro

Vino, meno produzione e più qualità

di Claudia Carta
Vino, meno produzione e più qualità

Già conferite nella cantina “Antichi poderi” 3.500 quintali di uva. In vista bottiglie pregiate nonostante il calo del 15-20%

14 settembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





JERZU. Meno vino nelle botti, ma quello che ci sarà avrà una qualità eccellente. Il refrain si ripete anche quest’anno e il capoluogo del Cannonau non si discosta da quella che è la tendenza generale per la vendemmia 2014 prevista dall’Assoenologi regionale. All’ombra dei Tacchi, però, l’ottimismo sta tutto nel valore aggiunto offerto dallo standard qualitativo eccellente di un prodotto sempre più apprezzato sui mercati nazionali e internazionali. Le porte dell’azienda vitivinicola jerzese “Antichi Poderi” si sono aperte già dal 25 agosto scorso per accogliere i primi conferimenti. Sono le uve destinate alla produzione del vino Novello, indirizzato a un target mirato di consumatori che continua ad apprezzarne sentori freschi e giovani, nonostante abbia generalmente perso il suo appeal su vasta scala già da qualche tempo. Dentro anche le uve bianche Vermentino e le basi spumante. Numerosi i vigneti con una curva di maturazione ormai spedita e dunque pronti alla raccolta delle uve. Motivo per cui, durante questo fine settimana e in quello precedente, sono state realizzate delle “pre-vendemmie” per favorirne il conferimento: «Si tratta – ha spiegato il presidente della Cantina Sociale, Marcello Usala – di uve oggetto di un attento monitoraggio da parte dei tecnici dell’azienda e di quelli di Laore, con i quali già da diversi anni è in atto una proficua collaborazione rivelatasi sempre più preziosa nel corso del tempo, il cui impegno e disponibilità sono per noi fondamentali». I campionamenti, che hanno solitamente inizio subito dopo il periodo della fioritura, servono a valutare il livello quantitativo delle uve presenti e, laddove si rendesse necessario, intervenire con la potatura verde. Ecco perché quando i tecnici chiamano, l’uva va immediatamente conferita in Cantina: «Un grazie particolare va a tutti i soci – ha proseguito Usala – sia per la modalità di lavorazione da loro condotta, sia per l’estrema disponibilità nel venire incontro alle richieste dell’azienda, specialmente laddove si parla di conferimenti effettuati con una certa celerità». Il 19 settembre sancirà l’apertura ufficiale della vendemmia 2014 a Jerzu. A giudicare dai circa 3500 quintali d’uva di varie tipologie già arrivate in Cantina, e se le condizioni meteorologiche si manterranno stabili, l’annata conferma le ipotesi avanzate in fase di campionamento: qualità di altissimo valore, nonostante il calo produttivo si attesti sul 15-20%. «Livello qualitativo – ha sottolineato Usala – garantito sia dall’esperienza maturata negli anni che consente di intervenire, specie in periodi siccitosi come questo, per diminuire in modo intelligente la produzione, evitando stress alla pianta e favorendo una qualità maggiore del prodotto restante, sia dalle potature tradizionali quali il Guyot. Gran parte delle uve, infatti, rientra nel “Progetto Qualità”, dove i parametri sono severi e lo standard è realmente elevato». Tre le macro aree individuate e calendarizzate in funzione delle curve di maturazione delle uve. Si parte dalla piana per arrivare a mezza collina, per poi chiudere il 6 ottobre, con le uve di alta collina e quelle di montagna. Il futuro? Rosso rubino. «I dati in nostro possesso ci consentono di guardare con fiducia al prossimo anno, a dimostrazione che il percorso intrapreso finora si è dimostrato giusto, così come giuste sono state le strategie e azzeccate le scelte, con un mercato internazionale sempre più presente e foriero di ottime prospettive per il prossimo anno».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative