La Nuova Sardegna

Nuoro

«Il rinnovamento nel Pd è una parola vuota di contenuti»

di Pier Luigi Piredda
«Il rinnovamento nel Pd è una parola vuota di contenuti»

Michelangeli, Prevosto e Chessa annunciano il ritiro Il segretario cittadino Manca attacca i vertici del partito

14 settembre 2014
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NUORO. Diventa incandescente la situazione all’interno del Partito democratico. Dopo l’attacco dei renziani di “Sardegna più. Meglio” e la replica durissima del segretario provinciale Peppino Pirisi, ora scendono in campo quattro esponenti di spicco del partito: il segretario cittadino Francesco Manca, i due sindaci di Onanì, Clara Michelangeli, e di Austis, Lucia Chessa, e il candidato alle Regionali, Carlo Prevosto. Due distinti interventi, ma sulla stessa lunghezza d’onda di aperta contestazione nei confronti degli organismi dirigenziali del Pd: provinciali e regionali.

«Il prossimo congresso provinciale non vedrà confrontarsi diversi progetti politici sul futuro della nostra provincia, ma sarà teatro di una resa dei conti tra i gruppi dirigenti che finora hanno governato il partito e per questo motivo, salvo rinsavimenti generali al momento assolutamente impensabili, non parteciperemo al congresso provinciale – queste le durissime parole contenute nella nota diffusa da Clara Michelangeli, Lucia Chessa e Carlo Prevosto – . Ma sia chiaro che continueremo, dall'interno del partito, la battaglia per la sua apertura a tutte le sensibilità che animano gli elettori di centrosinistra»

Altrettanto dure, ma con un obiettivo ben preciso le parole di Francesco Manca. «Pirisi chi? Quello che rappresenta il popolo del vitalizio ed è estraneo ai problemi reali del territorio – ci è andato giù in maniera pesante il segretario cittadino del Pd nei confronti del segretario provinciale –. Ho letto il suo intervento e mi ha colpito il fatto che ha spostato il tiro dalla politica all’insulto. E infatti non è più interessante leggere e ascoltare le sue parole perché è da molto tempo che ha smesso di fare politica. Ciò che la segreteria sta mettendo in piedi è il tentativo di bloccare il rinnovamento. Non hanno capito che il Partito democratico per essere credibile dev’essere trasparente. Ma giusto per non metterla sul personale e sull’insulto – ha continuato Francesco Manca – voglio sottolineare che il problema del Pd nel Nuorese non è solo il segretario Pirisi, ma è un gruppo ben identificato che vuole evitare il rinnovamento con mezzucci che stridono con la realtà. Si vuole bloccare il cambiamento, senza rendersi conto che alla gente comune non interessa un partito che rappresenta il popolo del vitalizio e che non fa politica da anni».

E il segretario cittadino ha immediatamente condiviso l’analisi contenuta nel documento degli altri dissidenti. «Nel poco esaltante panorama politico che il Partito Democratico sta offrendo in questi giorni di battaglia precongressuale, si continua a trascurare il dato politico che riguarda il partito e i suoi gruppi dirigenti – hanno sostenuto i quattro –. Le primarie Renzi-Cuperlo hanno visto in provincia di Nuoro la partecipazione di meno del 30% degli iscritti. Abbiamo segnalato questo fatto senza ottenere risposte con il risultato che ora ci ritroviamo con un partito dilaniato dalle faide politiche e personali – hanno concluso Michelangeli, Chessa, Prevosto e Manca –. L'esplosione del conflitto continua a vedere il partito concentrato in logiche tribali di appartenenza ed è sempre più estraneo ai problemi del territorio».

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