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No pluriclasse, l’appello del sindaco

GAIRO. «Richiesta urgente di ripristino della prima e della seconda classe elementare». È questo l’oggetto di una lunga nota che il sindaco Roberto Marceddu ha inviato al Miur, al direttore dell’uffic...

11 settembre 2014
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GAIRO. «Richiesta urgente di ripristino della prima e della seconda classe elementare». È questo l’oggetto di una lunga nota che il sindaco Roberto Marceddu ha inviato al Miur, al direttore dell’ufficio scolastico regionale e di quello provinciale, alla Regione e al prefetto. «Mi è giunta – scrive il sindaco – la segnalazione dei genitori degli alunni della scuola primaria relativa all’istituzione di una pluriclasse per la prima e seconda elementare. Gli stessi lamentano come tale decisione determini una serie di gravi problematiche per i bambini ai fini di una loro adeguata formazione scolastica. In particolare, i genitori evidenziano la presenza di un bimbo con gravi problemi di tipo comportamentale e di apprendimento per cui si sono attivate le procedure di certificazione, purtroppo con notevole ritardo». Marceddu precisa che gli alunni destinati alla pluriclasse sono 18, quindi appena al di sotto della soglia minima prevista dalla legge. E prosegue: «Si ricorda che Gairo è un comune montano con centri abitati siti tra i 650 e gli 800 metri e subisce di fatto già pesantissime ripercussioni in termini di organizzazione e di spesa. Inoltre, già il nostro Comune e le nostre famiglie devono subire un’ulteriore riduzione di classi nella scuola dell’infanzia, considerato che con “soli” 26 bambini si è istituita un’unica sezione». Il sindaco chiede che venga accolta la richiesta di cancellare il provvedimento assunto con il ripristino urgente delle cinque sezioni della scuola elementare. «Perpetuare provvedimenti di tagli sull’istruzione che colpiscono i bambini – conclude – non contribuirà di certo a migliorare la situazione del nostro paese. I genitori dei piccoli gairesi interessati hanno manifestato l’intenzione di tenere a casa i propri figli fino a quando la situazione non si definirà in senso positivo rispetto alla presente istanza». (l.cu.)

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