La Nuova Sardegna

Nuoro

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Turisti intossicati, rientra l’allarme ora stanno tutti bene

di Giovanni Melis
Turisti intossicati, rientra l’allarme ora stanno tutti bene

SORGONO. «Non ci risulta che ci sia stata un’intossicazione postprandiale. Anche perchè i prodotti utilizzati per il pranzo e i cibi con essi preparati non si prestavano per loro natura a tale...

08 settembre 2014
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SORGONO. «Non ci risulta che ci sia stata un’intossicazione postprandiale. Anche perchè i prodotti utilizzati per il pranzo e i cibi con essi preparati non si prestavano per loro natura a tale situazione. Ci dispiace per quello che è accaduto, speriamo che i nostri ospiti stiano meglio. Ma non possiamo che respingere queste critiche». Gli organizzatori sono un’istituzione nel mondo della ristorazione e del turismo del centro Sardegna. Hanno portato migliaia di turisti nell’entroterra, organizzato eventi culturali come reading letterari, concerti e, soprattutto, celebri pranzi all’aperto. Mai un problema. Perciò la vicenda dei quarantacinque turisti piacentini li ha scossi. «Si è diffusa la notizia di un’intossicazione alimentare – aggiungono – che non ha alcun senso d'essere. Infatti alcuni turisti lamentavano nausea già da prima del pranzo. Possiamo poi riferire, per completezza, che una bambina non ha mangiato praticamente nulla eppure era quella che ha manifestato i maggiori sintomi di malessere».

Sul fronte dei turisti pare che non vi siano state conseguenze. Dall’ospedale di Sorgono si è parlato di due persone che hanno manifestato sintomi seri di intossicazione alimentare. Ma la natura della stessa non sarebbe ascrivibile con certezza a quanto mangiato al pranzo. Tuttalpiù, per altri è parso che fossero affetti da disturbi di sovralimentazione. Ad ogni modo i turisti stanno bene: la prontezza dell'autista e l’immediato intervento dei medici del san Camillo hanno risolto ogni tipo di problematica. Dopo qualche farmaco, i nove soggetti, a vario titolo interessati dai malesseri, si sono rimessi per bene. Rimane l’amarezza per gli organizzatori che aggiungono: «Si lavora ogni anno, con tantissime difficoltà e ogni persona che portiamo da queste parti rappresenta linfa vitale per noi, ma soprattutto un ospite da tutelare e proteggere. Quando accadono questi fatti, il dispiacere è vivo. Primo perchè un nostro ospite, seppur per cause indipendenti dal nostro lavoro, è stato male. E secondo perchè una brutta esperienza è sempre un danno per coloro che la subiscono». Poi concludono: «L’auspicio è in un ritorno di questi amici che avremo il piacere di ospitare ancora in questa nostra terra ricca di bellezze, cultura e antiche tradizioni».

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