La Nuova Sardegna

GAIRO TAQUISARA. Disegno di legge della giunta regionale sulla riforma dell’Ente foreste della Sardegna: sul tema interviene il sindaco di Gairo, Roberto Marceddu, che è anche componente in scadenza del cda dello stesso Ente. E parte dal fatto che la giunta Pigliaru ha approvato le disposizioni transitorie in materia di riordino dell’Ente foreste. «È ovviamente auspicabile – afferma Marceddu – procedere alla riorganizzazione di questo importantissimo ente regionale: anche se nella deliberazione della giunta non v’è gravemente traccia delle pertinenti osservazioni effettuate a Nuoro dal Consiglio delle autonomie locali. Infatti, con apposito documento i sindaci hanno posto l’accento sull’esigenza di riorganizzare l’ente; colmare le carenze di dirigenti e di figure impiegatizie; favorire un più oculato utilizzo del patrimonio forestale in vista della produzione di reddito e non della sola pur importante tutela ambientale; stabilizzare il personale precario; decentrare nelle zone interne la sede; e altro ancora».

Il componente del cda dell’Ente foreste precisa che «in primis viene totalmente ignorato il ruolo delle autonomie locali. Nel gruppo di lavoro incaricato sono presenti i soliti super direttori generali ed esperti interni ed esterni (i quali andrebbero certo sentiti, ma anche mantenuti nella loro dimensione da cui spesso, a causa della pochezza delle giunte, sconfinano), ma non i sindaci. E quindi le collettività locali interessate.Nel Ddl – chiude Marceddu – si enfatizza la funzione della tutela, ma trova scarsa attenzione quella dello sviluppo che con la creazione di reddito conseguente all’attivazione delle filiere e di attività connesse alla risorsa bosco potrebbe consentire di perseguire importanti obiettivi di autosostentamento». (l.cu.)