La Nuova Sardegna

Nuoro

La Cisal: i rincari Tari? Tutta colpa dell’appalto

di Valeria Gianoglio
La Cisal: i rincari Tari? Tutta colpa dell’appalto

Il sindacato all’attacco: per abbattere i costi del servizio serve il nuovo bando Eliminiamo i mezzi ingombranti e aumentiamo gli addetti allo spazzamento

02 settembre 2014
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NUORO. Costoso al di là dei limiti della ragionevolezza, poco chiaro, soprattutto in alcune voci, e tra i principali responsabili, per giunta, dei decisi rincari della Tari, la tassa sui rifiuti che in questi giorni non sta facendo dormire sonni tranquilli a tanti nuoresi. Per il sindacato Cisal, insomma, l’appalto sui rifiuti è una sorta di gran madre di tutte le tragedie tributarie che si stanno riversando adesso a Nuoro città. Così, dopo averne segnalato nel corso degli ultimi anni tutte le falle, il delegato provinciale della Cisal, Luciano Carroni, torna alla carica sulla questione-appalto. E lo fa in modo deciso, con tanto di numeri, delibere, e accordi sottoscritti a suo tempo con il Comune – come quello del novembre 2011 – e purtroppo rimasti lettera morta.

Il punto di partenza, per Carroni, è uno: i costi attuali del servizio sono decisamente eccessivi. Attualmente, ogni anno, tutto ciò che ruota attorno ai rifiuti, ovvero la raccolta, il servizio spazzamento, il personale, il trasporto e vari annessi, costa alle tasche del Comune sette milioni e 900mila euro. Una cifra spropositata, secondo la Cisal, e per diverse ragioni, a cominciare dal fatto che all’ultimo appalto – poi finito nel vortice dei ricorsi – la ditta che se le era aggiudicato aveva presentato un’offerta pari alla metà del costo attuale. Significa che potenzialmente sarebbe possibile fornire lo stesso servizio ma con costi dimezzati.

Ma gli attuali sette milioni e 900mila euro di costo annuale, secondo la Cisal, sono immotivati anche per un’altra ragione: perché, per abbattere quel costo, dice Carroni, «basterebbe pensare a un modulo operativo meno costoso e più efficace».

Di queste e altre idee, in realtà, sia la Cisal, sia gli altri sindacati, avevano cominciato a parlarne ben tre anni fa. Correva il novembre del 2011 e all’indomani del richiamo del Consiglio di Stato che aveva chiesto al Comune di bandire un nuovo appalto per i rifiuti, l’amministrazione civica aveva fissato i principi dello stesso appalto discutendone con i sindacati. E sottoscrivendo un accordo. L’accordo aveva fissato due principi: abbattere i costi del servizio e migliorare la qualità. Dopo tre anni, sottolinea ora la Cisal, di quell’accordo non è stato fatto nulla. Non solo il nuovo appalto non stato bandito, ma anzi è stato prorogato due volte di seguito. Quanto ai costi, sono rimasti uguali, e per la Cisal non sono più sostenibili.

«Quasi 8 milioni sono troppi – spiega Carroni – anche perché il solo personale costa un milione e mezzo, e la parte restante non è giustificata dalle altre voci. Per abbattere i costi, lo abbiamo già indicato in passato, la strada principale passa per la diminuzione di quelle costose e ingombranti macchine spazzatrici, che con le strette strade di Nuoro c’entrano poco o niente, e l’aumento, invece, degli addetti al servizio di spazzamento. Attualmente non superano la decina, su un totale di 59 dipendenti. Ma sul caso appalto chiediamo che il consiglio comunale si pronunci».

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