La Nuova Sardegna

Nuoro

Lavoratori Ros Mary, oggi scade la mobilità Proteste a Siniscola

di Salvatore Martini
Lavoratori Ros Mary, oggi scade la mobilità Proteste a Siniscola

Non finisce l’incubo per gli 80 ex dipendenti del calzificio Da lunedì servizio civico con meno ore e retribuzioni ridotte

31 agosto 2014
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SINISCOLA. La mobilità scade oggi per gli ex dipendenti della Ros Mary, un’ottantina in tutto, impiegati tra comuni, asl e onlus del territorio. A partire da domani scatta la modifica degli accordi lavorativi. Le mansioni resteranno pressoché le stesse ma diminuiranno le ore di lavoro, che scenderanno a 80 mensili. Di conseguenza verranno ridotte le retribuzioni, aggravando una situazione già di per sé molto delicata. Il nuovo corso è previsto sino al 31 dicembre. Poi dal prossimo anno si vedrà. Le disposizioni sono arrivate dalla Regione, cozzando con le intenzioni della giunta comunale, che da tempo chiede per gli ex Ros Mary la proroga degli accordi scattati nel 2011, invocando inoltre la stabilizzazione di tutte queste unità per salvaguardare l’economia locale, già provata da una disoccupazione arrivata a livelli record. Per adesso, però, le disposizioni della Regione sono diverse. Per i prossimi 4 mesi gli ex Ros Mary continueranno ad operare tra comuni, asl e onlus secondo un nuovo schema previsto all’interno del progetto denominato “servizio civico di utilità collettiva”. Una decisione che era nell’aria da diverso tempo, tanto che il Comune ha subito dato la sua disponibilità per la prosecuzione delle attività, forte anche dell’esperienza che gli ex Ros Mary hanno ormai maturato nei vari settori di riferimento della pubblica amministrazione. La modifica degli accordi, però, fa temere nuove incertezze. L’attenzione rimane altissima sul futuro degli operai che una volta lavoravano nel calzificio più grande di tutta la zona, una promessa del territorio poi diventata il simbolo della disfatta del settore tessile nel Nuorese. La giunta comunale non molla la presa. «Investire nell’occupazione e salvaguardare anche questi posti di lavoro è una priorità, dice il sindaco Rocco Celentano. In ballo, del resto, c’è il futuro di 80 famiglie. Gli ex lavoratori della Ros Mary hanno lavorato finora in base all’accordo quadro del 15 aprile 2011, con rinnovi di volta in volta annuali o per periodi più ristretti. Questo per il 2014. Il progetto originario, infatti, termina proprio oggi. Nei giorni scorsi la Regione ha diffuso una nota comunicando che per i lavoratori già percettori dei trattamenti di mobilità in deroga da oltre 3 anni, il trattamento previdenziale scade il 31 agosto. Oggi, quindi, è il termine ultimo per lo svolgimento dei progetti di utilizzo degli ex Ros Mary nelle forme attuate sinora. Da domani e sino a fine anno arriva il “servizio civico di utilità collettiva”, con i sussidi sempre erogati dall’Agenzia regionale per il lavoro. Poi dal 2015 si vedrà.

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