La Nuova Sardegna

Nuoro

Jerzu, aperte in un giorno tre nuove attività

di Claudia Carta

Accese le insegne in un bar-pizzeria, una yogurteria e un ristorante. I commercianti: «Bisogna osare»

28 agosto 2014
2 MINUTI DI LETTURA





JERZU. «Solo chi non osa non sbaglia», diceva un uomo qualunque come Henry Ford. O, se si preferisce dirla con Friedrich von Schiller: «Chi non osa nulla, non speri in nulla». Certo, osare di questi tempi è diventato difficile. Ci vuole coraggio e determinazione. L’idea giusta e, perché no, anche un pizzico di fortuna. Così, in uno dei pochi torridi sabato di luglio, tre nuove attività commerciali hanno aperto le porte agli altrettanto nuovi, si spera numerosi, clienti. È successo a Jerzu, dove dislocati tra Piazza Piapapisu, Corso Umberto e Piazza Mereu, si sono accese le insegne luminose e accattivanti di un bar-pizzeria-paninoteca, di una Yogurteria e di un ristorante-griglieria. Gian Franco Carta, Angela Maria Melis e Gianni Corda non sono propriamente ragazzini, ma conservano quell’entusiasmo e quella voglia di lavorare, consapevoli dei tanti rischi e delle difficoltà cui vanno incontro: «La crisi c’è eccome – spiega il proprietario della nuovo Bar Papapisu, ex pollivendolo, ambulante per quattordici anni – così come è vero che c’è uno scarso movimento di turisti, ma che vogliamo fare? Dobbiamo fermarci e rassegnarci a questa situazione? Noi ci proviamo. È importante riuscire a offrire un servizio ottimale, fatto di attenzione al cliente, anche in modo diverso e originale. Solo così riusciremo a tenere a Jerzu le tante persone che vanno fuori perché qui non trovano ciò che cercano. Ci vuole pazienza, lavoro e impegno». «Ma chi me l’avrà fatto fare!», scherza Angela Maria Melis, cappellino e grembiule lilla sopra la polo bianca, dietro il banco della nuova Yogurteria, dove c’è spazio anche per crepes e gelati. Sorridente, estroversa e creativa, sempre a caccia di trovate brillanti: «È ancora presto per parlare di risultati. Per il momento sono soddisfatta. Spero davvero che anche ragazzi giovani e capaci, e ce ne sono tanti, abbiamo la voglia e la forza di mettersi in gioco. È così che funziona». Nella Piazza Mereu, da poco più di un mese, Gianni Corda ha sistemato i tavolini del suo ristorante: «C’è anche la pizza», si affretta a sottolineare. Maglietta rossa con un “ciao ciao” a caratteri bianchi: «Stiamo lavorando e questa è già una gran cosa. Menu semplici e pranzi veloci è ciò che ora richiede il mercato. Vedremo appena inizierà l’anno scolastico, di assecondare anche le esigenze di docenti e ragazzi».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative