La Nuova Sardegna

Nuoro

Amazzoni in sella, un anno da record

di ANTONIO BASSU
Amazzoni in sella, un anno da record

Sono 310 i cavalli che chiuderanno la sfilata dei costumi Cinquanta le donne alle redini degli anglo-arabi-sardi

23 agosto 2014
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di ANTONIO BASSU

La rassegna di quest’anno la si può annoverare come un’edizione straordinaria della sfilata equestre. Giusto per la presenza della compagine più numerosa di cavalieri. Si tratta della partecipazione più qualificata della sfilata nella 114ª edizione della Sagra del Redentore. I partecipanti, insieme alla rappresentanza dell’Arma dei carabinieri, sono ben 310, di cui 50 sono donne. Si tratta di un numero mai registrato prima, che qualifica in maniera seria la larga partecipazione delle ragazze, indossanti il costume tradizionale. Le unità ippiche sono di per sé di grande prestigio e qualità, ad incominciare dalle specie anglo-arabo-sarde e i purosangue di razza.

Dunque di tutto rispetto, provenienti un po’ da tutta l’isola. Ed in particolare dalle grosse città e province regionali, come Nuoro, Cagliari, Sassari e Oristano. La maggiore presenza viene da Nuoro e provincia, con oltre 218 capi pronti a chiudere la sfilata dei costumi lungo le vie centrali della città. I cavalli sono garantiti da paesi come Oliena, Noragugume, Orotelli, Osidda, Orani, Ottana, Gavoi, Fonni, Thiesi, Scano Montiferro, Bonorva, Nule, San Vero Milis, Bonorva, Orgosolo, Oniferi, Orgosolo, Bono, Atzara, Benetutti, Mamoiada, Oristano, Oniferi, Bonorva, Benetutti e Ollastra. La presenza straordinaria delle amazzoni rende la sfilata più qualificata e di gusto, giusto perché ingentilisce la rassegna.

E lo fa indossando il costume tradizionale, pieno di colori sgargianti, che si confondono con il portamento e la grazia delle cavallerizze.

Alle donne, in questo caso, occorre riconoscere la maestria del portamento e della compostezza. Gli uomini, a patto che rispettino la sacralità del ruolo che rivestono, hanno il portamento autorevole, cavalcando destrieri di classe: alti, eleganti, statuari nelle movenze nervose. Che sfilano massicci, con piccoli saltelli, autorevoli e maestosi. Come veri purosangue.

È possibile che si esibiscano in piccole carrellate, ma sempre controllate, guidate con maestria dai rispettivi fantini, che con le amazzoni riescono a comporre figure eleganti, magari estrapolate da coreografie che caratterizzano varie forme di spettacolo.

Insomma si tratta di una rassegna studiata a tavolino, che vuol caratterizzare questa 114ª rassegna del folclore ippico, coadiuvata dalla spettacolarità offerta dai 310 partecipanti alla gigantesca sfilata, mai vista prima.

La rassegna di quest’anno prende l’avvio da piazza Dante, di fronte al palazzo civico, per poi proseguire lungo via Deffenu, piazza Melis, via Giovanni Ciusa Romagna, via Lamarmora, corso Garibaldi, con l’arrivo in piazza Vittorio Emanuele.

Di conseguenza sarà necessario un maggiore coordinamento con la super visione da parte delle forze dell’ordine, che dovranno provvedere a una sorveglianza più attenta e responsabile dal punto di vista del movimento degli animali.

Insomma, con la 114ª edizione della festa del Redentore, Nuoro assurge, come importanza sociale, culturale e folcloristica, ad un ruolo turistico primario nell’isola, offrendo uno spettacolo di primaria importanza in ambito regionale. Assolvendo così ad importante ruolo turistico-culturale, facendo di Nuoro, come Cagliari per Sant’Efisio e Sassari per la Cavalcata sarda, la capitale del folclore nell’isola. La Sagra del Redentore si chiude venerdì 29 con il pellegrinaggio religioso al Monte Ortobene, dove è in programma la celebrazione della Messa solenne all’interno del parco comunale, alla quale seguirà la processione, con la visita al monumento del Redentore, principe della pace.

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