La Nuova Sardegna

Nuoro

In piazza la grande festa dei popoli

di Stefania Vatieri
In piazza la grande festa dei popoli

Migliaia di persone hanno partecipato al Festival internazionale del folklore. Danze, colori e tradizioni di sei Paesi

21 agosto 2014
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NUORO. Dopo una pausa durata cinque anni è tornato l’ atteso appuntamento con il Festival internazionale del folklore, giunto alla XVII edizione. Una piazza Sebastiano Satta stracolma di famiglie, amici, parenti ha dato il benvenuto ai gruppi locali e internazionali provenienti da ogni parte del mondo.

E quale modo migliore per festeggiare i 45 anni di canto, ballo e passione dell’associazione Amici del folklore, cuore e anima dell’ evento. «Siamo molto contenti che la città abbia risposto positivamente al nostro invito, la crisi ci ha costretto a interrompere per alcuni anni l’impegno che noi, Amici del Folklore, abbiamo preso con la città », spiega Giuseppe Pala, presidente dell’ associazione, insieme a uno dei soci fondatori del gruppo, Salvatore Porcu.

Uno spettacolo puro, fusione di culture e tradizioni, di Paesi geograficamente lontani ma con un sentire comune. Sei i gruppi folk di questa XVII edizione: Escuela de danzas Cecilia Dericia dall’Argentina, gli Anip Branco Radicevic dalla Serbia, Folklore esemble Keramicar dalla Macedonia, direttamente dal Dakar i Kora musical tribal del Senegal e, poi, i padroni di casa, l’associazione culturale Amici del folklore insieme ai conterranei gruppo folk San Giorgio di Usini. Tutti hanno saputo coinvolgere centinaia di persone nel ballo e nel divertimento, abbattendo ogni barriera culturale.

Ad aprire le danze a suon di organetto ci ha pensato il giovane talento nuorese Gabriele Mura che, con in tasca i suoi quindici anni e al collo l’amato strumento, ha scaldato la gremita e vivacissima platea invogliando i più a improvvisare pittoresche coreografie di ballu tundu, passu torrau e dillu.

Uniti e affiatati com’ erano, non c’ era da stupirsi se si vedevano sgambettare sulle armonie tipicamente sarde le formose ballerine del Kora musical tribal o vedere volteggiare le ampie gonne delle ragazze macedoni prese sotto braccio dagli spettatori.

Come da scaletta alle 21,30 in punto, dopo i doverosi ringraziamenti alla città e agli amministratori locali, il presentatore Giuliano Marongiu ha dato il via alle performance dei vari gruppi che hanno fatto di un Festival un grande successo.

Una location d’eccezione per questa edizione del Festival internazionale del folklore voluta dall’assessore alla Cultura Leonardo Moro in occasione delle commemorazioni per il centenario di Sebastiano Satta, personaggio profondamente intriso nella tradizione e cultura barbaricina.

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