La Nuova Sardegna

La Regione ha erogato la somma di 35mila euro e mezzo a beneficio dei ventidue allevatori interessati dall'ultima epidemia di blue tongue.

Furono 294 in totale i capi morti a causa della febbre ovina catarrale che aveva colpito i pascoli galtellinesi lo scorso fine agosto e che erano stati certificati dal servizio veterinario dalla Asl. Le somme spettanti ad ognuno dei pastori colpiti dalla malattia finiranno direttamente nei conti correnti degli allevatori evitando così loro lunghe e sfibranti file in banca.

Le cifre sono state stanziate dalla Regione per la ricostruzione del patrimonio zootecnico perduto a causa della malattia. Gli uffici regionali hanno utilizzato diversi parametri per rendicontare le perdite: un ovino in produzione non iscritto ad alcun albo genealogico, ad esempio, verrà rimborsato con la cifra di novantasette euro, mentre per un ovino in produzione iscritto ad albo genealogico gli allevatori incasseranno 183 euro. Ancora: per gli arieti non selezionati la Regione verserà agli allevatori 350 euro per ciascun capo, mentre per gli quelli selezionati sono stati stanziati quasi mille e quattrocento euro a capo. Infine gli agnelli: quelli morti senza essere iscritti saranno rimborsati con 95 euro mentre quelli iscritti con centocinquantasei. «È notizia di questi giorni – dice il consigliere comunale Cosseddu delegato all'Agricoltura – che la Regione ha recuperato ulteriori risorse, circa 28 milioni di euro, che verranno utilizzati per pagare il mancato reddito dei capi morti e il mancato reddito dei capi infetti nella misura del 20 per cento del carico bestiame. Secondo i conti fatti dal nostro Comune per il mancato reddito dei capi morti servono per Galtellì 30mila 985 euro mentre per il mancato reddito dei capi infetti 81mila e 334 euro. Rimaniamo fiduciosi che le nostre aspettative, che sono poi quelle dei nostri allevatori, vengano interamente recepite dall'assessorato regionale all'Agricoltura».