La Nuova Sardegna

Nuoro

Provincia, fumata nera per eleggere il presidente

Fibrillazioni in maggioranza e l’opposizione ha fatto mancare il numero legale Il capogruppo di Fi: «Il presidente Pigliaru deve intervenire e commissariare»

09 agosto 2014
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NUORO. Nuova fumata nera per l’elezione del presidente del consiglio provinciale. La maggioranza di centrosinistra non è riuscita a trovare un accordo e addirittura molti consiglieri non si sono presentati in aula. Vista la situazione, anche i consiglieri di opposizione sono usciti facendo così mancare il numero legale. La situazione in consiglio provinciale è sempre più ingarbugliata da quando la presidente Daniela Forma ha lasciato il mandato, pur non essendo costretta, dopo essere stata eletta in consiglio regionale con il Pd. E il centrosinistra non riesce a mettersi d’accordo sul sostituto.

«Pretendevano che fossimo noi a garantire la regolarità della seduta – ha spiegato Ciriaco Mula, capogruppo di Forza Italia e uno dei vicepresidenti reggenti –. Ma ci siamo rifiutati di continuare a sostenere questa maggioranza che non rappresenta più neppure se stessa. Una vergogna, questa situazione non può continuare. Stiamo prendendo in giro i cittadini che pagano le tasse e sono addirittura vessati da questa Provincia che non ha più motivo di esistere se non per garantire ancora qualche poltrona ben retribuita. Per questo – ha insistito Mula – ho sollecitato l’intervento del presidente della Regione e richiesto l’immediato commissariamento.

«Le Province sono state definitivamente soppresse, come disposto dal Senato che ha dato il via alle procedure – ha sostenuto in una nota il capogruppo del centrodestra –. Ma neppure l’ennesima fumata nera sull’elezione del presidente, di cui non abbiamo alcuna responsabilità visto che noi ci siamo limitati ad abbandonare l’aula e se il numero legale è saltato non è stato certo per colpa nostra ma le beghe interne alla maggioranza, è riuscita a convincere questi amministratori a dimettersi e tornarsene a casa».

Poi, l’elenco dei motivi per i quali l’esecutivo provinciale dovrebbe dimettersi. «C’è un buco di 6 milioni di euro nel bilancio e si sta cercando di appianarlo aumentando le tasse – ha spiegato Mula –. Un buco che potrebbe essere notevolmente ripianato se venissero eliminati i numerosi contratti a tempo determinato e l'ufficio di staff che è stato addirittura incrementato, nonostante ci siano oltre 250 dipendenti sotto utilizzati»

E infine, l’ultima stoccata. Politica. «La maggioranza è ormai inesistente e la giunta è coordinata da un presidente nominato dal suo predecessore e non eletto visto che non era neppure candidato – ha concluso il vicepresidente del Consiglio – e con assessori che avevano contestato gli sprechi all’ex presidente Deriu e ora stanno proseguendo con gli sprechi con un solo interesse: continuare a occupare le poltrone. Problemi sui quali la maggioranza dovrebbe riflettere e immediatamente dopo rimettere il mandato». (plp)

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