La Nuova Sardegna

Nuoro

IL SOLE, LA LUNA, LE STELLE “L’astro più luminoso”. Il sogno dei bambini di raggiungere la luna per toccarla

IL SOLE, LA LUNA, LE STELLE “L’astro più luminoso”. Il sogno dei bambini di raggiungere la luna per toccarla

L’almanacco di Tonino Bussu

06 agosto 2014
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La Luna è l'astro notturno più luminoso e più amato. La Luna, il satellite della Terra, si presenta con le sue fasi cicliche ormai ben conosciute e studiate. Le notti senza Luna,denominate di Luna nera o nuova, sono buie, ma anche le migliori per osservare stelle e costellazioni, visibilissime grazie all’assenza totale di astri luminosi in Cielo. Ma ecco che la Luna riappare d’incanto qualche giorno dopo a occidente con una esile e dolce falce e in fase crescente in quanto le sere successive diventa sempre più grande fino a raggiungere un quarto prima, mezzaluna poi e infine Luna piena o cumpria in limba sarda. Da questo momento inizia la fase discendente e quindi compie il processo inverso fino a scomparire.

I bambini in particolare, d’estate, restano incantati e si pongono numerosi interrogativi dinanzi alla Luna, che accende la loro fantasia soprattutto quando è piena e sorge appena tramontato il Sole presentandosi più grande del solito e di colore rosso. Sono quelli i momenti più graditi per intavolare con l’adorata Luna un dialogo quasi familiare ascoltando e canterellando per gioco e per divertimento, con grande gioia, le filastrocche che i grandi recitavano: “Luna Luna / pischedda pruna / pischedda prana / sa ’e sa rana / sa ’e sos aneddos / dringhili dringhili sos sonajoleddos”. Oppure: “Luna Luna / ghetamind-una / e una mela / e un aranzu / coche su pranzu / coche sa chena / imbiamichela / cun sorre tua / a bua bua “.

Ed è capitato spesso che i ragazzi, vedendo la Luna immensa all’orizzonte abbiano espresso il desiderio di andare a prenderla perché sembrava che si potesse toccare o che stesse sfiorando la Terra. E progettavano di poterla raggiungere magari predisponendo una lunga scala. Ma i grandi disilludevano subito i loro sogni sentenziando che la vicinanza della Luna all’orizzonte era solo apparente e che la sua lontananza dalla Terra risultava inalterata per cui rimaneva irraggiungibile.

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