La Nuova Sardegna

Nuoro

Infortuni, sì alle ispezioni

di Angelo Fontanesi
Infortuni, sì alle ispezioni

Orosei, la presa di posizione della Cgil dopo il nuovo incidente in cava

02 agosto 2014
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OROSEI. Si trova ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sassari l’operaio lapideo 31enne di Galtellì, Livio Fois, rimasto vittima avantieri mattina di un grave incidente sul lavoro presso la cava Marmi Elena di Orosei di cui è dipendente. Fois era arrivato a Sassari a bordo dell’elisoccorso dei vigili del fuoco dopo che un pezzo di marmo, staccatosi improvvisamente da una bancata in lavorazione, lo aveva travolto schiacciandogli gli arti inferiori e lesionandogli il bacino. Per ridurre la gravità delle ferite e cercare di salvare la funzionalità di una gamba particolarmente compromessa, il giovane ieri pomeriggio è stato sottoposto ad un lungo e delicato intervento chirurgico che i sanitari hanno definito tecnicamente riuscito anche se prima di sciogliere la prognosi vogliono attendere ancora un paio di giorni. L’operaio continuerà quindi a rimanere sedato almeno sino a domani anche se un cauto ottimismo sembra trasparire dalle parole dei medici. Intanto le indagini effettuate dai carabinieri di Siniscola confermerebbero la versione dei fatti data dai testimoni di un incidente che appare abbastanza chiaro nelle sue modalità. Una “disgrazia” dovuta ad un eccesso di leggerezza senza la consapevolezza di quanto sia invece indispensabile rispettare sempre e comunque e in maniera scrupolosa le misure di sicurezza sul lavoro. Su questo fronte prende una dura posizione la Cgil con un comunicato a firma della segreteria regionale.

«In sette mesi due lavoratori sono morti e uno è rimasto gravemente ferito nel distretto del marmo di Orosei – scrive Carmelo Farci, componente per la Cgil del Comitato regionale di coordinamento per la salute e sicurezza nei luoghi lavoro – Questo a dimostrazione di come il tema della prevenzione così come quello dell’attività ispettiva su cave e miniere stia mostrando le sue falle». Il sindacato denuncia come per il 2014 l’attività ispettiva in cave e miniere svolta dall’assessorato all’Industria attraverso un ufficio dedicato, sia ridotta ai minimi termini. «Chiediamo al nuovo assessore regionale all’Industria se non sia possibile fare uno sforzo in più – dice sempre Farci – proprio in riferimento ai rischi a cui sono esposti i lavoratori nelle 755 attività del comparto sparse per la Sardegna». Il sindacato fa notare inoltre che se incidenti così gravi accadono in una realtà organizzata come quella di un distretto, è evidente quanto sia potenzialmente rischiosa la sicurezza dei lavoratori in tutte le altre attività del settore.

«Partendo da Orosei si potrebbero organizzare nuove e più intense attività di formazione per prevenire gli incidenti, ma resta comunque aperto il problema delle attività ispettive che devono essere incrementate da subito. Il tema della sicurezza nel lavoro – conclude Carmelo Farci – è prioritario e non possiamo permetterci carenze o risparmi specie in una regione in cui il numero di infortuni e incidenti mortali resta altissimo nonostante il crollo dell’occupazione».

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