La Nuova Sardegna

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Siniscola

Giudice di pace, nuovo appello alle istituzioni

di Sergio Secci

SINISCOLA. L’appello alle istituzioni per salvare l’ufficio siniscolese del Giudice di pace è unico. I gruppi politici hanno espresso contrarietà sulla possibile soppressione del presidio giuridico,...

01 agosto 2014
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SINISCOLA. L’appello alle istituzioni per salvare l’ufficio siniscolese del Giudice di pace è unico. I gruppi politici hanno espresso contrarietà sulla possibile soppressione del presidio giuridico, scampato alle sforbiciate dello Stato grazie all’impegno dei Comuni del mandamento, che hanno deciso di accollarsi le spese di funzionamento e del personale.

Ed è proprio sul personale che si è acceso il caso. I funzionari designati (che devono far parte dell’organico dei Comuni aderenti al progetto) hanno optato per altre scelte.

I vertici del Partito socialista di Siniscola esprimono preoccupazione per l’eventuale cancellazione dell’ufficio.

Da qui l’appello dei socialisti rivolto ai Comuni di Siniscola, Lodè, Torpè, Posada, Budoni e San Teodoro «affinché – si legge in una nota firmata dal coordinamento cittadino – facciano tutti gli sforzi necessari per garantire la funzionalità dell’ufficio del giudice di pace di Siniscola, garantendo un servizio essenziale ai cittadini». Il Psi esorta l’impegno di tutti. «Comuni e Unione dei Comuni del Montalbo – prosegue il gruppo politico – devono ricercare le soluzioni collegiali per il reperimento del personale. La chiusura dell’ufficio creerebbe gravi disagi ai cittadini, costretti a spostarsi in altre città. Lo Stato non può procedere indiscriminatamente con i tagli, ma deve porsi il problema che, così operando, intere comunità saranno penalizzate irreversibilmente». (salv.mart.)

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