Abbanoa: «Lo slaccio atto dovuto»
L’ente interviene in merito al provvedimento del giudice di Lanusei
Abbanoa non ci sta e replica all’Adiconsum Ogliastra in merito al provvedimento del giudice che ha imposto l’immediato riallaccio di un’utenza idrica privata di un’anziana ultraottantenne che vive nella cittadina costiera.
«Lo slaccio è un atto dovuto – precisa con un comunicato Abbanoa – di fronte a situazioni di morosità che si trascinano da anni e nel rispetto della stragrande maggioranza degli utenti che paga regolarmente. Il giudice si è espresso soltanto sulla sospensiva». E proprio in merito alla notizia sulla sospensiva del tribunale di Lanusei riguardante un’utenza di Tortolì, Abbanoa precisa: «L’utenza in questione ha accumulato un debito di circa ottomila euro per consumi non pagati tra il 2006 e il 2012. Sono stati inviati diversi solleciti tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, come prevede la procedura di messa in mora e di slaccio. Prima ancora di entrare nel merito della vicenda (l’udienza è fissata per settembre), il giudice ha disposto il temporaneo riallaccio con un provvedimento d’urgenza adottato “inaudita altera parte” quindi prima del confronto con la controparte e cioè Abbanoa. La Società è certa che quando il tribunale entrerà nel merito della vicenda saranno riconosciute le proprie ragioni». Il comunicato di Abbanoa sottolinea: «Come tutti i gestori di servizi e di reti, non solo idriche, tutta la giurisprudenza nazionale dà legittimità agli slacci quando esistono alcuni presupposti: una morosità conclamata, procedure rispettate (in questo caso numerosi solleciti), assenza di contestazioni che non siano pretestuose. È stata prospettata la possibilità di una lunga dilazione dell’insoluto: fino a 60 rate in base al reddito, come prevede l’accordo con le associazioni dei consumatori». (l.cu.)