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Gadoni, un paese senza frontiere apre alla Guinea Equatoriale

di Giovanni Melis
Gadoni, un paese senza frontiere apre alla Guinea Equatoriale

GADONI. Una settimana di festeggiamenti per la ricorrenza di santa Marta, patrona del comune barbaricino e momento di grande aggregazione sociale per i gadonesi e tutti i devoti della patrona. Anche...

29 luglio 2014
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GADONI. Una settimana di festeggiamenti per la ricorrenza di santa Marta, patrona del comune barbaricino e momento di grande aggregazione sociale per i gadonesi e tutti i devoti della patrona. Anche perché in questi giorni il piccolo centro minerario si è straordinariamente animato. Da alcuni giorni infatti in paese è ospite una delegazione della Guinea Equatoriale, circa sessanta persone, che rimarrà in paese fino a fine mese. Da Villa Jojosa, Spagna, è arrivata un’altra comitiva, che si tratterrà fino a domani, giornata principale dei festeggiamenti.

Già dal 2011 Gadoni organizza manifestazioni in grande stile, che culminarono l’anno successivo con i cinquecento anni della costruzione e dedicazione della chiesa parrocchiale. Era il 26 luglio 1512 e la chiesa venne consacrata, con una grande festa di popolo. Così narrano le cronache, che hanno perpetuato la ricorrenza fino al giorno d’oggi. Una festa che ha visto la popolazione sempre coinvolta, sia durante gli anni duri delle guerre che in quelle del benessere, con il sogno, poi disilluso della miniera. Eppure Gadoni trove sempre lo spirito giusto per caratterizzare la sua festa: tutto il paese si abbellisce e diventa un unico grande albergo, pronto ad ospitare pellegrini e turisti.

«L’ospitalità è sacra dalle nostre parti – commenta il sindaco Antonello Secci – e per ogni gadonese è doveroso lavorare per la buona riuscita della manifestazione». E anche quest’anno, grazie anche al lavoro del comune e della parrocchia la festa di preannuncia interessante. L’arrivo poi di don Simon Pedro Ela Ncogo Abang, proveniente proprio dalla Guinea Equatoriale, ha amplificato i festeggiamenti, dandone una dimensione ormai intercontinentale. «È un momento molto importante – dice don Pedro – per la nostra comunità che si ritrova riunita in questo importante momento con dei fratelli che arrivano dal altri paesi distanti centinaia se non migliaia di chilometri. A riunirci è la fede e lo spirito universale di fratellanza». I festeggiamenti comprendono eventi religiosi, come le messe e i raduni di preghiera ed un programma civile a misura di giovani, organizzato dal comitato cittadino in collaborazione con il comune e le altre associazioni del paese, come l’attivissimo gruppo folk.

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