Mamoiada, in mostra la grande bellezza della Sardegna
Appuntamento domani alle 10 con “Pitzinnos de Sardinna” Tradizioni, canti e balli interpretati da bambini di tutta l’isola
MAMOIADA. Pitzinnos de Sardinna. I bambini della Sardegna in processione a Mamoiada. Maschere e costumi provenienti da tutta l’isola si ritrovano nel borgo del Cannonau. L'Atzeni Beccoi, in collaborazione con il comitato Nostra Signora del Carmelo e con il patrocinio del comune barbaricino, organizza la prima edizione della manifestazione, intitolata al mondo giovanile sardo.
La kermesse, fissata per domani, occuperà l'intera giornata, a partire dalle 10 del mattino. L’apertura sarà all'insegna della enogastronomia e dell'artigianato locale e sarà arricchita dalla partecipazione delle infioratrici di Tortolì.
La seconda e terza parte della kermesse, invece, saranno caratterizzate dalla sfilata delle formazioni tipiche, provenienti da vari centri dell'isola. E dalla successiva serata folkloristica.
L'intento dell’iniziativa è, senza dubbio, quello di far apprezzare le antiche e spettacolari usanze. Guardate dalla prospettiva delle nuove generazioni. Usanze delle quali tutta la terra dei quattro mori, da nord a sud, può fregiarsi. E, in maniera particolare, quei luoghi dove una custodia attenta e premurosa di questa eredità inestimabile e di questo patrimonio senza tempo ha impedito che tali riti cadessero nel disuso dell'abbandono. Un altro obiettivo della iniziativa è quello di creare un interessante itinerario, lungo il quale scoprire cibi e vini prelibati, realizzati con ingredienti pregiati e biologici, nati e coltivati lungo questa regione aspra e selvaggia. Cibo e vino si mescolano poi a creazioni di mani sapienti. Veri e propri tramandatori di arcaici mestieri. E a culti e liturgie, oggi incomprensibili ed enigmatici. Saranno, infatti, i rintocchi dei pesanti campanacci dei Mamuthones, cadenzati e guidati dal vibrare della fune degli Issohadores, ad inaugurare il corteo pomeridiano. Dopo di loro, le maschere dei paesi vicini. I Boes e Merdules di Ottana e i Thurpos e Eritajos di Orotelli. A seguire, il costume tradizionale di Mamoiada. E poi, i Maistus de sonos, i costruttori di launeddas, che arriveranno da Villaputzu. Assieme ai sodalizi della tradizione, composti da adulti, come l'associazione San Pietro di Ittiri, e da bambini, come il gruppo Baronia di Siniscola, Intragnas di Porto Torres e s'Istancu di Irgoli.
Alle 21.30, inoltre, questi ultimi replicheranno, esibendosi sul palco, in occasione dello spettacolo di intrattenimento. Uno spettacolo che sarà scandito dalle melodie dei canti dei pastori. E dalle coreografie del ballo tondo.
All'appuntamento di domani sera non mancheranno, ancora, il mamoiadino Su hussertu de sa perda pintà, i tenores Ulianesu, Garteddesu e Sos Coroneddos di Bultei che saranno accompagnati dai suonatori di organetto Francesco Mula e Giovanni Gungui.
«Abbiamo voluto mettere in piedi un programma articolato e variegato – spiega il presidente del team ideatore Pino Ladu –. Un connubio originale tra la gastronomia locale e le tradizioni sarde. dal canto all’artigianato».
«Il nostro obiettivo è quello di richiamare a Mamoiada anche i visitatori e i turisti delle località balneari della costa – aggiunge Pino Ladu –. La manifestazione Pitzinos de Sardinna è un ottimo biglietto da visita per presentare e far scoprire ai turisti e ai viaggiatori l'altro volto della Sardegna, quello più vero».