La Nuova Sardegna

Nuoro

Mamoiada, in mostra la grande bellezza della Sardegna

di Mattia Sanna
Mamoiada, in mostra la grande bellezza della Sardegna

Appuntamento domani alle 10 con “Pitzinnos de Sardinna” Tradizioni, canti e balli interpretati da bambini di tutta l’isola

26 luglio 2014
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MAMOIADA. Pitzinnos de Sardinna. I bambini della Sardegna in processione a Mamoiada. Maschere e costumi provenienti da tutta l’isola si ritrovano nel borgo del Cannonau. L'Atzeni Beccoi, in collaborazione con il comitato Nostra Signora del Carmelo e con il patrocinio del comune barbaricino, organizza la prima edizione della manifestazione, intitolata al mondo giovanile sardo.

La kermesse, fissata per domani, occuperà l'intera giornata, a partire dalle 10 del mattino. L’apertura sarà all'insegna della enogastronomia e dell'artigianato locale e sarà arricchita dalla partecipazione delle infioratrici di Tortolì.

La seconda e terza parte della kermesse, invece, saranno caratterizzate dalla sfilata delle formazioni tipiche, provenienti da vari centri dell'isola. E dalla successiva serata folkloristica.

L'intento dell’iniziativa è, senza dubbio, quello di far apprezzare le antiche e spettacolari usanze. Guardate dalla prospettiva delle nuove generazioni. Usanze delle quali tutta la terra dei quattro mori, da nord a sud, può fregiarsi. E, in maniera particolare, quei luoghi dove una custodia attenta e premurosa di questa eredità inestimabile e di questo patrimonio senza tempo ha impedito che tali riti cadessero nel disuso dell'abbandono. Un altro obiettivo della iniziativa è quello di creare un interessante itinerario, lungo il quale scoprire cibi e vini prelibati, realizzati con ingredienti pregiati e biologici, nati e coltivati lungo questa regione aspra e selvaggia. Cibo e vino si mescolano poi a creazioni di mani sapienti. Veri e propri tramandatori di arcaici mestieri. E a culti e liturgie, oggi incomprensibili ed enigmatici. Saranno, infatti, i rintocchi dei pesanti campanacci dei Mamuthones, cadenzati e guidati dal vibrare della fune degli Issohadores, ad inaugurare il corteo pomeridiano. Dopo di loro, le maschere dei paesi vicini. I Boes e Merdules di Ottana e i Thurpos e Eritajos di Orotelli. A seguire, il costume tradizionale di Mamoiada. E poi, i Maistus de sonos, i costruttori di launeddas, che arriveranno da Villaputzu. Assieme ai sodalizi della tradizione, composti da adulti, come l'associazione San Pietro di Ittiri, e da bambini, come il gruppo Baronia di Siniscola, Intragnas di Porto Torres e s'Istancu di Irgoli.

Alle 21.30, inoltre, questi ultimi replicheranno, esibendosi sul palco, in occasione dello spettacolo di intrattenimento. Uno spettacolo che sarà scandito dalle melodie dei canti dei pastori. E dalle coreografie del ballo tondo.

All'appuntamento di domani sera non mancheranno, ancora, il mamoiadino Su hussertu de sa perda pintà, i tenores Ulianesu, Garteddesu e Sos Coroneddos di Bultei che saranno accompagnati dai suonatori di organetto Francesco Mula e Giovanni Gungui.

«Abbiamo voluto mettere in piedi un programma articolato e variegato – spiega il presidente del team ideatore Pino Ladu –. Un connubio originale tra la gastronomia locale e le tradizioni sarde. dal canto all’artigianato».

«Il nostro obiettivo è quello di richiamare a Mamoiada anche i visitatori e i turisti delle località balneari della costa – aggiunge Pino Ladu –. La manifestazione Pitzinos de Sardinna è un ottimo biglietto da visita per presentare e far scoprire ai turisti e ai viaggiatori l'altro volto della Sardegna, quello più vero».

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