La Nuova Sardegna

Nuoro

Tre anni di attesa per avere la qualifica di agricoltore

di Luciano Piras
Tre anni di attesa per avere la qualifica di agricoltore

La Coldiretti attacca la Provincia sui certificati Iap «Ci sono oltre cento domande bloccate negli uffici»

24 luglio 2014
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NUORO. I tempi della burocrazia picchiano particolarmente forte a Nuoro, città lenta, lentissima in quest’Italia di pastoie. Tant’è vero che se a Cagliari e Sassari ci vogliono appena due mesi per avere la qualifica di imprenditore agricolo professionale (Iap), a Nuoro, per lo stesso motivo, di mesi ce ne vogliono dodici. In qualche caso la trafile arriva a durare fino a tre anni. Tre anni. Non basta: «Nella nostra Provincia ci sono oltre 100 domande bloccate da una burocrazia che evidentemente vuole impedire a tanti giovani di potersi insediare» denuncia la Coldiretti interprovinciale Nuoro-Ogliastra. «Oggi – commenta Simone Cualbu, presidente della stessa Federazione – ogni impresa agricola perde almeno 100 giornate di lavoro all’anno per stare dietro alle carte».

«In Provincia di Nuoro – va avanti Cualbu – questi tempi sono raddoppiati e gli esempi sono ben noti all’amministrazione provinciale guidata dal presidente Costantino Tidu al quale abbiamo sollecitato un serio impegno per risolvere un fatto già denunciato recentemente, anche durante il convegno dei giovani imprenditori della Sardegna che si è svolto a Nuoro. Dopo la nostra segnalazione almeno ora la Provincia rilascia le iscrizioni sottocondizione (un primo riconoscimento, in attesa i quello definitivo, ndr), ma i tempi di determinazione sono sempre lunghi: mediamente 7 mesi con un caso in cui sono stati necessari ben 3 anni. Per le certificazioni definitive – appena 16 dal 1° gennaio 2014, fa sapere il presidente della Coldiretti nuorese –, la musica non cambia, anzi peggiora: servono in media 12 mesi, ma con casi limite che hanno necessitato tre anni, senza contare le richieste di integrazione documentale e tutte le richieste che ancora giacciono nei cassetti della Provincia».

Il record è tutto nuorese. Le Province sarde più veloci sono quelle di Carbonia-Iglesias e di Olbia-Tempio: entrambe riescono a rilasciare la qualifica definitiva Iap in appena due mesi. Oristano “tarda” di trenta giorni: chiude le pratiche in tre mesi. Nuoro nel frattempo arranca e macina acqua: la gestazione, negli uffici di piazza Italia, dura ben dodici mesi.

«L’ufficio preposto della Provincia di Nuoro – prosegue Aldo Manunta, direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra –, evidenzia mancanze, anche tecniche, nella istruttoria delle domande inserendo proprie “interpretazioni” contestate anche dai tecnici che redigono i piani per il primo insediamento: l’Ordine degli agronomi ed i forestali della Sardegna ha scritto una nota alla Regione lamentando proprio il caso Nuoro. Una simile lentezza ha effetti devastanti: i giovani si vedranno costretti a restituire i premi percepiti e non potranno usufruire delle agevolazioni previste e tutto per l’incapacità della Provincia di Nuoro di creare un servizio al passo con quello delle altre amministrazioni». La certificazione Iap, infatti, è conditio sine qua non per ottenere vari benefici fiscali e persino creditizi.

«La Coldiretti – concludono in coro Cualbu e Manunta – ha cercato il dialogo sia con il presidente della Provincia Tidu che con il direttore generale, ma al momento la situazione non è cambiata, anzi denotiamo maggiore arroganza da parte dell’ufficio che istruisce le certificazioni. Il presidente Tidu forse non interviene poiché ritiene il settore agricolo non imprescindibile per lo sviluppo del territorio o forse perché anche la Provincia di Nuoro è ostaggio dei burocrati e della burocrazia. Dal canto nostro, per tutelare i nostri associati abbiamo provveduto ad affidare tutto ai nostri legali».

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