La Nuova Sardegna

Nuoro

Dopo nove mesi riapre il ponte di Oloè

di Nino Muggianu
Dopo nove mesi riapre il ponte di Oloè

Conclusi i lavori sulla strada provinciale 46 che collega Oliena a Dorgali dove perse la vita il poliziotto Luca Tanzi

23 luglio 2014
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OLIENA. Sono finiti i lavori sul ponte di Oloè, lungo la strada provinciale 46, Oliena-Dorgali. Oggi la riapertura al traffico. Una giornata importante per centinaia di automobilisti e soprattutto per le due comunità. Con il ricordo indelebile della morte di Luca Tanzi, si cerca di ritorna alla normalità nonostante tra le due sponde del Cedrino, i segni del passaggio del ciclone Cleopatra si vedano ancora. Ora si attende solo il via ufficiale per la tanto agognata riapertura. Intanto ieri pomeriggio sopra il ponte è transitata la prima auto, guidata dall’assessore di Oliena Valentino Carta che ha voluto verificare di persona i lavori effettuati.

Lavori eseguiti a regola d’arte e con una celerità davvero sorprendente. Da oggi si cambia pagina anche se, per diverso tempo, peserà su tutti il disagio vissuto da centinaia di persone a partire dalle 19,30 del 18 novembre scorso. Quella sera, un’ambulanza della Croce Verde di Dorgali, diretta all’ospedale San Francesco di Nuoro con due feriti era preceduta da un fuoristrada della Polizia che all’improvviso, è stato inghiottito da una voragine. Lì ha perso la vita il poliziotto, Luca Tanzi. Da allora sono passati otto mesi e 5 giorni.

Troppi secondo il parere generale prima di vedere conclusi i lavori su quel tratto di strada maledetto. Legati a decisioni e scelte burocratiche che hanno contribuito a rendere ancora più difficoltosa l’esistenza di molti pastori e agricoltori che insieme hanno realizzato il famoso baypass, considerato da tutti irregolare.

«Ho verificato di persona che la strada era pronta alla riapertura al traffico – ha detto il consigliere regionale Luigi Crisponi –. Mi preme fare due riflessioni: una sul dolore delle famiglie del poliziotto Tanzi e l’altra sul lavoro fatto da quel manipolo di persone coraggiose che si sono prodigate per cercare di limitare l’isolamento di questo angolo di Sardegna condannato a una lenta ripresa».

«È una vergogna che si sia dovuto aspettare nove mesi per un lavoro di 10 giorni – commenta la consigliera di opposizione di Oliena, Gianfranca Salis –. Adesso aspettiamo notizie per il ponte di Badu e Chercu, non vorremo si continui sotto la falsa riga del ponte di Oloè, rinviato di continuo».

Dello stesso tenore il commento del consigliere olianese, Pietro Corrias che ha dichiarato: «I complimenti all’impresa che ha realizzato i lavori bene e in così poco tempo, ma non si posso dimenticare tutti i disagi subiti. Un plauso ai pastori che hanno consentito di rompere l’isolamento mentre, resta negativo il commento sugli enti che hanno gestito tutto il post alluvione».

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