La Nuova Sardegna

Nuoro

Attesa a Gavoi per il palio de Sa Itria

di Giovanni Maria Sedda
Attesa a Gavoi per il palio de Sa Itria

È già partito il conto alla rovescia per una delle manifestazioni equestri più importanti della Sardegna

23 luglio 2014
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GAVOI. Per tradizione, l’ultimo fine settimana di luglio, nell’altipiano di “Lidana”, in uno scenario ricco di storia millenaria e nel segno della grande ospitalità che caratterizza da sempre i gavoesi, si svolge la festa in onore della Madonna d’Itria, nell’omonimo Santuario campestre. Questo l’incipit del Comitato di “Sa Itria” nel presentare il programma della sagra che si svolge ai margini e all’interno del santuario caratterizzato da un semicerchio di “muristenes” che contornano la chiesa e il piazzale. Un programma ricco di festeggiamenti religiosi e civili. Da lunedì ha avuto inizio la novena con sante messe alle 9 e alle 19 per concludersi mercoledì 30 con la messa di ringraziamento dopo i tre giorni di festa solenne. La principale attrattiva è però rappresentata dal palio (“Su Palu de Sa Itria”), una delle corse al galoppo più antiche e tradizionali della Sardegna, che si correrà domenica 27, alle 17. Inserito in un contesto naturale molto suggestivo, il Palio di Sa Itria rappresenta una delle manifestazioni equestri più antiche e più amate nel panorama ippico sardo delle corse al galoppo. «Lo dimostrano – precisa il Comitato – i numerosi visitatori e fedeli che raggiungono Gavoi per la festa in onore della Vergine d’Itria, i tanti appassionati di cavalli che non mancano a questo appuntamento e la partecipazione dei migliori professionisti delle corse al galoppo, gli stessi che ogni anno prendono parte a manifestazioni di straordinaria importanza a livello nazionale come il palio di Siena, il palio di Asti e quello di Ferrara, attratti, oltre che dal fascino misterioso del luogo, anche dal ricco montepremi, che anche per quest’anno ammonterà a 20mila euro (per le iscrizioni: palio@saitria.it e tel: 3495857085 e 3478785568). Le origini del Palio – precisa il Comitato – risalgono per certo al 1388, anno in cui venne stipulato il trattato di pace fra Eleonora d’Arborea e Giovanni d’Aragona, figlio di Pietro IV, come risulta infatti dalla raccolta di atti e pergamene antiche sulla Storia della Sardegna, redatta dallo storico Pasquale Tola e contenute nel “Codice Diplomatico della Sardegna”. Ma oltre al palio e alle altre manifestazioni equestri che si volgono nei giorni della festa, non meno entusiasmante e caratteristico è il rientro serale a Gavoi (sa ghirada a caddu dae Sa Itria), in programma il 30, che rievoca il ritorno dei fedeli in paese, a conclusione del lungo periodo di soggiorno per la novena e i festeggiamenti presso il Santuario.

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