La Nuova Sardegna

Nuoro

Questo ballo tondo gigante non s’ha da fare

di Antonio Bassu
Questo ballo tondo gigante non s’ha da fare

Verso la sagra del Redentore: naufraga la proposta lanciata per animare la cima dell’Ortobene

22 luglio 2014
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NUORO. Il ballo tondo gigante proposto dal gestore del ristorante dei fratelli Sacchi, programmato per il prossimo 29 agosto sul Monte Ortobene, non si farà. Difficoltà di ordine organizzativo dei gruppi folcloristici nuoresi hanno costretto il proponente della rassegna a rinunciare all’idea di mettere insieme le numerose associazioni culturali che avrebbero dovuto dare luogo alla prima manifestazione dal sapore originale. Ossia presentare una sfilata di componenti dei gruppi folk intorno all’anello asfaltato del giardino comunale. La proposta era nata lo scorso anno, al termine della celebrazione della Santa Messa all’interno del parco, su proposta dello stesso ristoratore.

L’intenzione era quella di mettere insieme i componenti delle antiche organizzazioni locali, uomini e donne, indossanti il costume di Nuoro. Per poi farli sfilare lungo il tragitto costituito dall’anello asfaltato che s’incunea tra il bosco di pini, lecci e querce. L’intenzione era quella di riuscire a far esibire centinaia di coppie in un corpo antico, nel contesto di una emozionante scenografia. Si sarebbe trattato di uno spettacolo originale, inquadrato in un contesto indiscutibilmente nuovo, che veniva offerto dai costumi femminili dai colori bianco e granata, con i gioielli che incorniciavano i visi delle ragazze.

Insieme a quelli maschili, anch’essi dai colori granata, gonnellino nero, camicione bianco o azzurrognolo, e calzoni bianchi. Insomma volevasi creare un’atmosfera di qualità, strategicamente tradizionale. Magari accompagnati dai versi antichi dei canti e delle preghiere recitate in “limba nugoresa”.

Insomma era l’occasione per rappresentare un momento di preghiera che giustificasse la celebrazione originale dell’omaggio dei barbaricini alla vera sagra del Redentore, al termine della celebrazione della Santa Messa. Si trattava di un modo diverso di festeggiare il Redentore, principe della pace. Dunque, tutto è stato rinviato all’agosto del prossimo anno. Sicuri che il programma sul Monte Ortobene sarà studiato in tempo utile per dare corso alla originale parata dei cento costumi tradizionali. Grazie alla preziosa e spontanea collaborazione delle diciotto associazioni folcloristiche di ricerca cittadine.

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