La Nuova Sardegna

Nuoro

È tornata in libertà la madre che venerdì ha accoltellato il figlio

di Kety Sanna
È tornata in libertà la madre che venerdì ha accoltellato il figlio

L’indagata ha dichiarato di aver agito per legittima difesa Spetterà alla polizia ricostruire la dinamica dell’accaduto

22 luglio 2014
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NUORO. È stata rimessa in libertà D.L., nuorese di 43 anni, accusata di tentato omicidio nei confronti del figlio ventunenne.

Ieri mattina la donna, che da tempo soffre di problemi depressivi, durante l'interrogatorio di garanzia in carcere, assistita dall'avvocato di fiducia Maurizio Mereu, ha raccontato al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella, l'accesso litigio scoppiato venerdì sera nella sua casa di via Rossini, poi culminato con il ferimento del giovane, tuttora ricoverato nel reparto di Chirurgia dell'ospedale San Francesco. Con ferite guaribili in trenta giorni, dicono i medici che sono intervenuti per ricucire la lesione all'addome che la madre gli ha procurato con un coltello a serramanico.

Davanti al giudice che ha convalidato l'arresto senza emettere alcun tipo di misura cautelare, l'indagata ha dichiarato di aver agito per legittima difesa. Adesso spetterà agli inquirenti vagliare la dinamica dell'accaduto e ricostruire, attraverso gli elementi raccolti, tutta la vicenda.

Venerdì sera quello che sarebbe dovuto essere un litigio come tanti, è stato peggiore di tanti altri e ha rischiato di trasformarsi in tragedia.

Ad esasperarlo, forse proprio lo stato di salute della donna che potrebbe non aver retto alle solite provocazioni. Urla, qualche spintone di troppo potrebbero aver portato all'epilogo inaspettato.

D.L. si arma di un coltello a serramanico, si scaglia contro il figlio e lo colpisce all'addome, provocandogli una lesione al fegato.

Lui esce di casa mentre lei, bloccata dal marito, si rende subito conto di ciò che ha fatto e chiede perdono. Intanto, nel palazzo del rione popolare alla periferia della città arrivano le forze dell'ordine.

Gli agenti di una volante rintracciano il giovane, ferito e sanguinante, nell'androne delle scale e allertano un'ambulanza del 118 che lo trasporta immediatamente in ospedale.

La madre davanti ai poliziotti ammette le proprie responsabilità, dicendo di esser stata lei ad accoltellare il figlio.

Viene accompagnata in questura in stato di arresto con l’accusa di tentato omicidio.

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